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Atletica, Europei 2022: 4×100 senza Jacobs beffata dal ricorso, 2 staffette in finale, Vallortigara agevole
A Monaco (Germania) la pioggia ha caratterizzato la mattinata della quinta giornata degli Europei 2022 di atletica leggera. Sessione riservate alle batterie delle staffette, ma anche ad alcuni turni di qualificazione. L’Italia è stata beffata con la 4×100 maschile, 4×100 femminile e 4×400 hanno staccato il biglietto per la finale proprio come Elena Vallortigara nel salto in alto.
BATTERIE:
4X100 (MASCHILE) – Beffa atroce in chiusura di sessione. Originariamente l’Italia si era qualificata con il secondo tempo di ripescaggio (39.02), chiudendo la seconda semifinale al quinto posto. Successivamente, però, la Turchia ha presentato ricorso poiché è stata danneggiata dalla Finlandia durante un cambio e agli anatolici è stata concessa la possibilità di gareggiare nuovamente, da soli, in corsia 3, sotto il sole. Vantaggio enorme: firmano 38.98 e così eliminano l’Italia per 4 centesimi. Marcell Jacobs non ha corso (ha risentito di un fastidio nel riscaldamento), Filippo Tortu e Fausto Desalu era fuori per gli impegni sui 200 metri: l’impegno di Lorenzo Patta, Wanderson Polanco, Matteo Melluzzo e Chituru Ali non è bastato.
4X100 (FEMMINILE) – L’Italia si è qualificata con comodo alla finale. Le azzurre staccano il biglietto direttamente per l’atto conclusivo, grazie al terzo posto ottenuto nella prima serie. Il quartetto chiude comodamente in 43.28 alle spalle di Gran Bretagna (42.83) e Spagna (42.95). Zaynab Dosso ha saputo distinguersi al lancio, la finalista dei 100 metri ha tuonato in apertura e poi ha saputo lanciare Gloria Hooper. Non è stata velocissima, ma il cambio con Anna Bongiorni è stato eccellente e poi l’esordiente Alessia Pavese ha chiuso in maniera brillante. Dall’altra semifinale si sono qualificate Francia (43.24), Germania (43.33), Polonia (43.49), mentre le ripescate sono Olanda (43.75) e Belgio (43.58). L’Italia avanza con il quarto tempo complessivo del turno.
4X400 (MASCHILE) – L’Italia si è qualificata per la finale. Mancavano due trascinatori come Davide Re ed Edoardo Scotti (semifinalista sui 400 metri), oltre all’infortunato Alessandro Sibilio, ma gli azzurri si sono distinti. Quarto posto nella seconda batteria con il tempo di 3:02.60, primo crono di ripescaggio e ottavo complessivo. Lorenzo Benati è stato eccellente al lancio, Vladimir Aceti si è comportato da finalista olimpico nel secondo giro, Brayan Lopez ha avuto una fiammata di lusso e ha portato l’Italia al comando, poi il volto nuovo Pietro Pivotto ha stretto i denti negli ultimi 400 metri e sul traguardo si è tuffato, ricadendo sul proprio fianco. L’Italia è quarta in 3:02.60 alle spalle di Repubblica Ceca (3:02.07), Francia (3:02.09) e Gran Bretagna (3:02.36). Dall’altra batteria sono passati Spagna (3:01.27), Olanda (3:01.57), Germania (3:01.80) e Belgio (3:01.81).
4X400 (FEMMINILE) – L’Italia manca l’accesso alla finale. Le azzurre hanno concluso la prima batteria al sesto posto con il tempo di 3:28.14. Le azzurre non hanno offerto una prestazione di rilievo, soffrendo in tutte le frazioni. Anna Polinari al lancio e Raphaela Lukudo in seconda hanno tenuto il quartetto nei pressi della sesta posizione, Virginia Troiani è scivolata un po’ indietro, poi la buona chiusura di Alice Mangione (50.96 nell’ultimo giro) non è bastata per dare l’assalto alla finale. L’Italia ha chiuso alle spalle di Gran Bretagna (3:23.79), Belgio (3:25.44), Polonia (3:26.05), Repubblica Ceca (3:26.71) e Spagna (3:27.76). Era assente Ayomide Folorunso, poiché stasera correrà la finale dei 400 ostacoli.
QUALIFICAZIONI:
SALTO IN ALTO (FEMMINILE) – Elena Vallortigara guadagna un comodo passaggio in finale superando 1.87 metri alla prima prova, dopo un nullo a 1.78 (non aveva nemmeno abbozzato il tentativo). La 30enne veneta, bronzo agli ultimi Mondiali, tornerà in pedana tra un paio di giorni per andare a caccia delle medaglie. Si preannuncia una grande sfida contro le ucraine Iryna Gerashchenko, Yaroslava Mahuchikh e Yuliya Levchenko. Da non sottovalutare la bulgara Mirela Demireva, la britannica Morgan Lake, la montenegrina Marija Vukovic. Andrà tenuta in considerazione la tedesca Marie-Laurence Jungfleisch, che sarà sostenuta dal pubblico di casa, senza dimenticarsi della slovena Lia Apostolovski e della serba Angelina Topic. Completano il quadro delle finaliste la greca Tatiana Gusin, l’olandese Britt Weerman, la francese Solene Gicquel. Tutte le qualificate hanno superato 1.87. Erika Furlani è stata eliminata: ha superato 1.78 al primo tentativo, poi sono arrivati i tre nulli a 1.83.
TIRO DEL GIAVELLOTTO (MASCHILE) – Il ceco Jakub Vadlejch firma la miglior misura (81.81) davanti al tedesco Julian Weber (80.99) e al finlandese Lassi Etelatalo (79.29), appena più dietro il ceco Vitzslav Vesely (79.27) e l’altro finlandese Toni Kuusela (79.26). Qualificato di misura il quotato tedesco Andreas Hofmann (77.29), eliminato l’altro padrone di casa Thomas Roehler (71.31). Il nostro Roberto Orlando chiude al 19mo posto con 73.59 metri.
SEMIFINALI:
800 METRI (FEMMINILE) – La francese Rénelle Lamote si qualifica alla finale con il miglior tempo (2:00.23), precedendo le britanniche Jemma Reekie (2:00.30), Alexandra Bell (2:00.53), Keely Hodgkinson (2:00.67). Elena Bellò ha concluso al sesto posto nella propria semifinale (2:01.67) e viene eliminata con il dodicesimo tempo complessivo.
Foto: Lapresse