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Atletica
Atletica, Europei 2022: l’Italia firma tre medaglie con Tortu e la doppietta nelle siepi. Alekna d’arte, Warholm e Bol in gloria
A Monaco (Germania) proseguono gli Europei 2022 di atletica leggera. L’Italia festeggia il bronzo di Filippo Tortu sui 200 metri e le due medaglie conquistate sui 3000 siepi da Ahmed Abdelwahed e Osama Zoghlami.
FINALI:
200 METRI (MASCHILE) – L’Italia fa festa grazie a un superbo Filippo Tortu, che conquista la medaglia di bronzo e riporta il tricolore sul podio continentale a distanza di 44 anni dal sigillo di Pietro Mennea. Il Campione Olimpico della 4×100 inseguiva l’oro, ma oggi non ha potuto nulla contro i britannici Zharnel Hughes (20.07) e Nethaneel Mitchell-Blake (20.17). Il velocista lombardo ha chiuso in 20.27, operando il sorpasso finale sull’altro britannico Charles Dobson (20.34). Clicca qui per la cronaca completa.
3000 SIEPI (MASCHILE) – L’Italia torna grande in una disciplina che ha regalato tante soddisfazioni nel passato. Ahmed Abdelwahed ha conquistato la medaglia d’argento (8:22.35), Osama Zoghlami ha portato a casa un bel bronzo (8:23.44). Gli azzurri hanno fatto gara di testa, Osama e Ala Zoghlami hanno forzato il ritmo a quattro giri dal termine, Abdelwahed li ha seguiti e poi c’è stato un’ulteriore accelerazione, ma il finlandese Topi Raitanen non ha ceduto e poi ha piazzato la stoccata nei pressi dell’ultima riviera, trionfando in 8:21.80. Clicca qui per la cronaca completa.
200 METRI (FEMMINILE) – Mujinga Kambundji si riscatta dalla clamorosa beffa subita sui 100 metri, quando ha perso l’oro per una questione di millesimi. La svizzera trionfa in 22.32 zittendo la grande favorita della vigilia, ovvero la britannica Dina Asher-Smith (22.43). Bronzo al collo della danese Ida Karstoft (22.72), mentre Dalia Kaddari conclude al settimo posto (23.19).
400 OSTACOLI (MASCHILE) – Karsten Warholm è guarito dall’infortunio che gli ha compromesso i Mondiali e ha trionfato da autentico dominatore. Il Campione Olimpico e primatista mondiale si è messo al collo la seconda medaglia d’oro continentale dopo quella del 2018, siglando il record dei campionati (47.12). Nettamente staccati il francese Wilfried Happio (48.56) e il turco Yasmani Copello (48.78).
400 OSTACOLI (FEMMINILE) – Storica doppietta di Femke Bol, che diventa la prima donna a vincere 400 metri e 400 ostacoli agli Europei. L’olandese si è imposta con un autorevole 52.67 (record dei campionati) dopo essere già salita sul podio tra Olimpiadi e Mondiali negli ultimi dodici mesi. Nettamente staccate le ucraine Viktoriya Tkachuk (54.30) e Anna Ryzhykova (54.86). Settimo posto per Ayomide Folorunso (55.91). Clicca qui per la cronaca completa.
SALTO TRIPLO (FEMMINILE) – Successo di gloria per l’ucraina Maryna Bekh, che vola a 15.02 metri (miglior prestazione europea stagionale). La moglie del nuotatore Romanchuk (grande rivale di Gregorio Paltrinieri) ha superato la barriera dell’eccellenza e si è regalata il primo titolo continentale all’aperto in questa specialità. Alle sue spalle la finlandese Kristiina Maekelae (14.64, record nazionale) e l’israeliana Hanna Minenko (14.45). Decimo posto per Ottavia Cestonaro (13.48). Clicca qui per la cronaca completa.
LANCIO DEL DISCO (MASCHILE) – Mykolas Alekna ripercorre le orme del padre Virgilijus, due volte Campione Olimpico nella stessa specialità. Il lituano trionfa con una bella spallata da 69.78 metri (record dei campionati). Il 19enne riesce a battere lo sloveno Kristjan Ceh, Campione del Mondo e grande favorito della vigilia che si ferma a 68.28 metri. A completare il podio è stato il colosso britannico Lawrence Okoye (67.14), che ha avuto la meglio sui quotatissimi svedesi Simon Pettersson (67.12) e Daniel Stahl (66.39 per il Campione Olimpico).
1500 METRI (FEMMINILE) – Era una delle gare più scontate delle vigilia e Laura Muir non ha deluso le aspettative. La britannica ha trionfato grazie a una micidiale accelerazione piazzata al suono della campanella, soltanto l’irlandese Ciara Mageean le ha tenuto testa, ma poi una nuova rasoiata della super favorita ai -200 ha chiuso definitivamente i conti. Laura Muir ha trionfato con il tempo di 4:01.08, difendendo il titolo conquistato quattro anni fa. L’argento olimpico e bronzo iridato ha preceduto Mageean (4:02.56) e la polacca Sofia Ennaoui (4:03.59). Gaia Sabbatini è stata brava nei primi 600 metri, in quel momento occupava il quarto posto ma poi è scivolata indietro e ha chiuso nona (4:06.04), mentre Ludovica Cavalli è 12ma (4:10.93).
SEMIFINALI:
800 METRI (MASCHILE) – Simone Barontini firma una splendida magia qualificandosi alla finale. Il 23enne marchigiano è stato perfetto dal punto di vista tattico: primo giro a ritmi blandi, poi respinge l’affondo dello spagnolo Adrian Ben e sul rettilineo finale risale in maniera perentoria, chiudendo in seconda posizione con il tempo di 1:48.51 alle spalle dello svedese Andreas Kramer (1:48.37). Il miglior tempo è stato firmato dallo spagnolo Mariano Garcia (1:46.52), Campione del Mondo Indoor che ha preceduto il britannico Jake Wightman (1:46.61 per il Campione del Mondo Indoor). In finale anche l’irlandese Mark English (1:46.66), il britannico Ben Pattison (1:46.95), il belga Eliott Crestan (1:47.13), il francese Benjamin Robert (1:48.51).
Foto: Lapresse