Atletica
Atletica, Europei 2022: Ponzio 4°, triplo azzurro da urlo, Re, Dester e Arese in luce. Mihaljevic e Schilder domano il peso
A Monaco (Germania) vanno in scena gli Europei 2022 di atletica leggera. In serata si sono assegnati tre titoli, prosegue il ricco programma con qualificazioni e batterie.
FINALI
GETTO DEL PESO (MASCHILE) – Filip Mihaljevic ha trionfato come da pronostico della vigilia. Il 28enne croato, bronzo ai Mondiali Indoor nel 2016 e terzo agli Europei al coperto lo scorso anno, aveva già vinto con 21.53 metri, ma all’ultima prova ha voluto impreziosire la sua medaglia d’oro con un significativo lancio a 21.88 metri. A completare il podio sono stati il serbo Armin Sinancevic (21.39) e il ceco Tomas Stanek (21.26). Il nostro Nick Ponzio ha concluso al quarto posto (20.98), a 28 centimetri da una medaglia che sembrava alla portata. Leonardo Fabbri settimo con 20.72.
GETTO DEL PESO (FEMMINILE) – L’olandese Jessica Schilder conferma il pronostico della vigilia dopo il bronzo ai Mondiali. Vittoria con la miglior prestazione europea stagionale per la 23enne, capace di siglare un bel 20.24. Unica oltre i 20 metri, alle sue spalle si fermano la portoghese Auriol Dongmo (19.82, record nazionale) e l’altra olandese Jorine van Klinken (18.94).
10000 METRI (FEMMINILE) – Dominio assoluto di Yasemin Can, tra le favorite della vigilia. La turca, vincitrice di quattro Europei di cross consecutivi, ottiene il suo primo grande successo in pista dopo sei anni, ovvero da quando firmò la doppietta dorata su 5000 e 10000 metri agli Europei di Amsterdam. L’anatolica ha piazzato l’attacco risolutore quando mancavano tre chilometri al termine e ha trionfato con il tempo di 30:32.57. Argento al collo della britannica Eilish McColgan (30:41.05), che vince l’intensa sfida con l’israeliana Lonah Salpeter (30:46.37).
QUALIFICAZIONI
SALTO TRIPLO (MASCHILE) – Il portoghese Pedro Pichardo svetta con un balzo da 17.36 metri. Il Campione Olimpico e del Mondo primeggia, mentre l’Italia festeggia la tripla finale: 17.20 di Emmanuel Ihemeje (secondo), il 16.83 di Andrea Dallavalle (quarto) e il 16.55 di Tobia Bocchi (settimo). Rilevante il 16.96 del francese Jean-Marc Pontvianne.
LANCIO DEL DISCO (FEMMINILE) – Quattro atlete superano la norma di qualifica fissata a 63.50 metri e sono le favorite della vigilia: la croata Sandra Perkovic (65.94), la portoghese Liliana Ca (65.21), le tedesche Kristin Pudenz (64.25) e Claudine Vita (63.51). Stefania Strumillo ha concluso al 13mo posto, venendo eliminata per 14 centimetri. Ancora una prova deludente da parte di Daisy Osakue: la finalista olimpica si ferma al 16mo posto (56.54), lontana di mezzo metro dal passaggio del turno.
BATTERIE:
1500 METRI (MASCHILE) – Miglior tempo per il polacco Michal Rozmys (3:37.96), che precede il nostro Pietro Arese (3:37.95). L’azzurro ha ben interpretato la propria serie e si è meritato la qualificazione alla finale, dove è annunciato il dominio del norvegese Jakob Ingebrigtsen, Campione Olimpico che ha chiuso in 3:38.48 nella vittoriosa prima batteria. Ossama Meslek è stato squalificato per un’ostruzione.
400 METRI (MASCHILE) – Davide Re vince la propria batteria e chiude con il miglior tempo assoluto: 45.26 per il ligure, che sigla lo stagionale e si avvicina alla sua miglior versione. L’azzurro ha battuto per sette millesimi lo svizzero Ricky Petrucciani, mentre il francese Thomas Jordier è terzo (45.39). Passa in semifinale anche Edoardo Scotti, terzo nella propria batteria in 45.87 e 13mo nella classifica complessiva. Eliminato Lorenzo Benati (46.26, quinto nella sua serie).
400 METRI (FEMMINILE) – La polacca Iga Baumgart-Witan ha siglato il miglior tempo (51.09), precedendo la francese Amandine Brossier (51.26) e la britannica Laviai Nielsen (51.60). Alice Mangione passa in semifinale con l’ottavo tempo complessivo (51.92), quinta nella sua batteria. Salutano invece Anna Polinari (52.60) e Virginia Troiani (52.83).
DECATHLON:
Dario Dester è pazzesco secondo al termine della prima giornata. L’azzurro può sognare la medaglia! Clicca qui per la cronaca dopo le prime cinque prove.
Foto: Lapresse