Atletica
Atletica, Filippo Tortu vince il bronzo e riporta l’Italia sul podio dei 200 agli Europei dopo Mennea!
Filippo Tortu conquista la medaglia di bronzo nei 200 metri e riporta l’Italia sul podio in questa specialità agli Europei 44 anni dopo l’oro di Pietro Mennea. A Monaco di Baviera (Germania) l’azzurro corre in 20″27 (-0,3 m/s di vento contrario), preceduto solo dai britannici Zharnel Hughes (20″07, primato personale stagionale) e Nethaneel Mitchell-Blake (20″17).
Settimo tempo di reazione in partenza per il brianzolo di origini sarde (0.178), che nel complesso affronta la curva in maniera molto composta, imboccando il rettilineo conclusivo in quarta posizione alle spalle di un tris di britannici. Hughes mette la freccia e risulta imprendibile, andandosi a prendere la seconda medaglia di questa rassegna continentale dopo l’argento nei 100 metri alle spalle di Marcell Jacobs. Mitchell-Blake si conferma in seconda posizione esattamente come nell’edizione 2018, quando fu sconfitto dal turco Ramil Guliyev, anche oggi in gara, ma arresosi ad un infortunio. Tortu invece innesta la consueta progressione, utile a superare Charles Dobson, ma non per avvicinare gli altri due avversari.
Per il classe 1998 si tratta della prima medaglia individuale in carriera in un grande evento. Il campione olimpico della 4×100 vanta un personale di 20″10 sulla distanza, stabilito il mese scorso ai Mondiali di Eugene, quando mancò l’accesso in finale per un centesimo. La sensazione, ad ogni modo, è che Tortu si sia presentato a questi Europei con una condizione di forma inferiore rispetto alla rassegna iridata. Due grandi competizioni così ravvicinate stanno rappresentando un problema per molti atleti.
Grande deluso di giornata è l’israeliano Blessing Akwasi Afrifah: il campione del mondo U20 israeliano, capace di scendere due settimane fa sino a 19″96, si presentava alla gara con il miglior tempo di accredito stagionale, tuttavia non è andato oltre la settima posizione in 20″69, preceduto anche dal tedesco Joshua Hartmann (20″50) e dallo spagnolo Pol Retamal (20″63).
Foto: Lapresse