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Atletica, Gianmarco Tamberi non deve strafare: 2.21 per la finale agli Europei insieme a Marco Fassinotti
A Gianmarco Tamberi basta un modesto 2.21 superato al secondo tentativo per qualificarsi alle finale di salto in alto agli Europei 2022 di atletica leggera. Il Campione Olimpico si è presentato a Monaco (Germania) dopo un cammino complesso: una volta rientrato da Eugene, dove ha conquistato il quarto posto ai Mondiali, è infatti risultato positivo al Covid-19 e ha dovuto scontare i sintomi del caso, pagando un po’ di affaticamento e mettendo nelle gambe soltanto alcuni allenamenti e un paio di gare nelle ultime settimane. Passaggio del turno comunque agevole per l’azzurro, che nella seconda prova alla misura decisiva è apparso comunque soddisfacente.
Il marchigiano tornerà in pedana tra un paio di giorni per cercare una nuova magia, ricordando che sei anni fa conquistò il titolo titolo continentale ad Amsterdam, prima di siglare il record italiano (2.39) a Montecarlo e infortunarsi alla vigilia delle Olimpiadi di Rio 2016. Il ribattezzato Gimbo ha chiuso all’ottavo posto, al pari dell’ucraino Andriy Protsenko, bronzo iridato (2.33 a Eugene, proprio come l’azzurro, ma con un meno prove nelle gambe), sulla carta il suo rivale principale per il titolo. Ci sono tutte le carte in regola per sognare in grande, da capitano della spedizione tricolore in questa kermesse.
https://www.oasport.it/2022/08/live-atletica-europei-2022-in-diretta-bronzo-per-giupponi-nella-marcia-fantini-sabbatini-iapichino-e-i-siepisti-in-finale-stasera-jacobs-e-tamberi/
Avanza anche Marco Fassinotti, che supera 2.21 alla prima prova e chiude al comando alla pari con il belga Thomas Carmoy, il bulgaro Tihomir Ivanov e il tedesco Tobias Potye. Nell’atto conclusivo rivedremo anche l’olandese Douwe Amels, i tedeschi Jonas Wagner e Mateusz Przybylko (trionfò nel 2018), l’ucraino Oleh Doroshchuk, il francese Sebastian Micheau, il ceco Jan Stefela. Da annotare che Tamberi ha gareggiato con la scritta “Daje, Greg” scritta sul retro del suo dorsale: è rivolta a Gregorio Paltrinieri, suo grande amico e oggi secondo sui 1500 stile libero agli Europei di Roma proprio mentre Gianmarco era in pedana.
Foto di FIDAL COLOMBO/FIDAL