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Atletica, Marta Amani può diventare uno stimolo per Larissa Iapichino: la concorrenza interna può giovare

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Larissa Iapichino non è mai riuscita a spiccare il volo nel corso di questa stagione. La saltatrice in lungo non è riuscita a riprendersi completamente dal problema fisico avuto lo scorso anno e che le impedì di partecipare alle Olimpiadi di Tokyo 2020. La figlia di Fiona May, ora allenata da papà Gianna, non è andato oltre un balzo da 6.64 metri siglato agli Assuluti e il 6.60 ai Mondiali di Eugene, non sufficiente per qualificarsi alla finale. La toscana è ben lontana dal roboante 6.91 saltato durante la stagione indoor nel 2021, quando eguagliò il record italiano assoluto al coperto di sua mamma e firmò il record del mondo juniores in sala.

Larissa Iapichino ha vinto il titolo italiano a Rieti a fine giugno con la misura di 6.64, riuscendo a precedere Marta Amani di appena tredici centimetri. La 20enne potrebbe trovare stimolo proprio dalla 17enne lombarda, oggi capace di conquistare la medaglia di bronzo ai Mondiali Under 20. La concorrenza interna può giovare a entrambe, deve essere vista come uno stimolo continuo per migliorarsi da parte di due giovani. Il talento di Iapichino non è assolutamente in discussione, ma la stagione in corso non è stata all’altezza delle sue acclarate potenzialità, anche se si spera in un’inversione di rotta agli Europei.

Atletica, chi è Marta Amani: una nuova freccia per l’Italia nel salto in lungo

Amani ha avuto la personalità di siglare il proprio personale all’ultimo tentativo questa notte, piazzando il 6.52 che le ha permesso di balzare dal sesto al terzo posto. Si tratta di una grande promessa i cui margini di miglioramento sono ancora tutti da delineare. L’Italia potrà fare affidamento su due talenti nel salto in lungo femminile del futuro?

Foto: Sergio Mateo/FIDAL

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