Atletica
Atletica, Rachele Mori: “3 ore di attesa, è stato un incubo. Sara Fantini mi ha dato la carica”
Rachele Mori ha conquistato la medaglia d’oro ai Mondiali Under 20 di atletica leggera. L’azzurra si è imposta nel lancio del martello, trionfando sulla pedana di Cali (Colombia) al termine di una gara letteralmente infinita, sospesa per quattro ore a causa di un nubifragio. La toscana ha fatto la differenza con una bordata da 67.21 metri, riuscendo così a salire sul gradino più alto del podio come suo zio Fabrizio fece nel 1999 (ma erano i Mondiali dei grandi, sui 400 ostacoli). La 19enne si presentava da favorita della vigilia e non ha deluso le aspettative.
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Rachele Mori ha espresso la propria soddisfazione attraverso le dichiarazioni rilasciate ai canali federali: “Non so come ho fatto, ero a pezzi. Sembrava di stare in un incubo, dopo l’interruzione siamo tornate per tre ore in call room, è stato tutto infinito. Ma rientrata in gara mi sono sentita bene, ho avvertito soltanto crampi ai polpacci al quarto lancio ma ho continuato e quei 65 metri sono stati una botta di emozione! Ho urlato perché ho sentito subito che il lancio era buono. Mi presentavo con la miglior misura ma la gara è gara, e bisogna ripetersi in quel momento”.
Rachele Mori, primatista italiana di categoria (68.04 metri), sale sul trono dopo i sesti posti ottenuti lo scorso anno tra i Mondiali U20 di Nairobi e gli Europei U20 di Tallinn: “È stato bellissimo e pian piano metterò a fuoco il tutto. Intanto mi sento di fare un ringraziamento speciale al mio allenatore Massimo Terreni. E dico grazie anche a Sara Fantini: il suo quarto posto mondiale mi ha dato quella carica in più, ci siamo sentite prima della gara ed è stata davvero di stimolo”.
Foto: Sergio Mateo/FIDAL