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ATP Montreal 2022: Fabio Fognini eliminato al primo turno da Holger Rune dopo un’aspra lotta

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Si conclude al primo turno il cammino, iniziato dalle qualificazioni, di Fabio Fognini al Masters 1000 di Montréal (Canada), il primo dei due consecutivi che caratterizzano la stagione estiva nordamericana. Il ligure è stato sconfitto dal classe 2003 danese Holger Rune per 6-3 7-5 in un’ora e 41 minuti; da un possibile derby Fognini-Berrettini, dunque, si passa a Rune-Carreno Busta come incontro di secondo turno.

Comincia male Fognini, che si ritrova subito a dover subire sia la costanza di Rune che il break nel secondo game. Il ligure rischia anche nel quarto, dopo essersi spesso trovato un muro al posto del suo avversario, ma in qualche modo riesce a salvarsi. Sullo slancio, per il taggiasco c’è un gran rovescio lungolinea che vale la palla break in un brillante quinto gioco, ma Rune serve troppo bene, profondo, per sventare il pericolo. Sul 3-5 c’è grande spettacolo, con i due giocatori che occupano tutte le zone del campo possibili e immaginabili: Fognini ha quattro palle break, ma non riesce mai a sfruttarle e così, alla seconda chance, il set è del classe 2003 danese.

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Il canovaccio del secondo parziale sembra andare vicino a ricalcare quello del primo, con due palle break a favore di Rune che, però, il ligure riesce ad annullare. Di scambi spettacolari se ne vedono, ma, stavolta, l’italiano riesce a tenere la battuta con più continuità e, sul 3-2, anche a procurarsi un’opportunità per andar via, prontamente cancellata a mezzo prima. Ci prova anche il danese sia sul 3-3 che, con due chance consecutive, sul 5-5, ed è proprio dopo uno scambio durissimo che dal 30-40, con l’aiuto di un dritto largo di Fognini, va a servire per il match. Il 12° game si trasforma, logicamente, in una lotta d’alta scuola, in cui è il classe 2003 a dar grande sfoggio difensivo in particolare nel quinto punto, quello che gli vale il match point. Lo schema è quello servizio-dritto, il nastro sbilancia Rune e offre un’ulteriore possibilità all’azzurro, il cui lob però esce di poco.

Da rimarcare la solidità di Rune, fattore decisivo per quanto riguarda il suo successo: 22-10 in fatto di vincenti-errori gratuiti, contro il 23-23 di Fognini, comunque mostratosi in buono stato. Paga, ad ogni modo, la strategia di scegliere spesso la rete da parte di Fabio, che su 30 discese ne converte in punti 23. La differenza sui punti vinti sulla seconda, 41%-54%, si rivela un altro fattore importante.

Foto: LaPresse

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