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Basket, chi è Victor Wembanyama. Il predestinao francese che in America associano a Kevin Durant…

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Arriva dalla Francia l’uomo che, secondo praticamente qualsiasi mock draft NBA che guarda al 2023, sarà la prima scelta assoluta del prossimo anno. Un lungo molto particolare, Victor Wembanyama, che c’è chi ha paragonato per varie caratteristiche sia a Kevin Durant (soprattutto al primo) che a un illustre connazionale, Rudy Gobert.

Nato a Le Chesnay (oggi Le Chesnay-Rocquencourt), poco lontano dal centro di Parigi, il 4 gennaio 2004, Wembanyama, prima di scegliere la palla a spicchi, cercava la propria strada nel calcio, come portiere, e come judoka. La pallacanestro l’ha scoperta tramite la madre, ex giocatrice.

La sua crescita è avvenuta in un club vicino Parigi che, però, ha contato parecchio nella storia recente del basket francese: il Nanterre 92, un titolo francese, due Coppe di Francia, un’EuroChallenge e una FIBA Europe Cup negli anni recenti. Già negli anni delle giovanili era stata notata la notevole altezza di questo lungo, accoppiata però a un fisico che a quello di un lungo somigliava molto poco. Tanto è bastato, però, perché il Barcellona se lo prendesse in prestito per la Minicopa del Rey Under 14, in cui cominciò a emergere il suo nome.

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Il resto è storia: andato nella Lega Under 21 francese con Nanterre, nella stagione 2019-2020, fece in tempo a giocare il torneo giovanile di Eurolega a Kaunas (Adidas Next Generation Tournament) e ad assommare un’importante media di 15.8 punti, 12 rimbalzi, 2.8 palle rubate e 6 stoppate a gara. Parallelamente esordì in LNB, iniziando a guadagnare minuti e arrivando fino a una doppia doppia, nel finale di regular season 2020-2021, da 14 punti e 10 rimbalzi contro Orleans.

Non poteva mancare, a questo punto, il passaggio lontano da Nanterre. Destinazione ASVEL Villeurbanne per lui, con una stagione in Eurolega ad aspettarlo. In realtà, complice anche qualche problema fisico, l’ha vista meno del dovuto: nelle 13 partite disputate 17.3 minuti, 6.5 punti, 3.8 punti, 5 assist, 4 palle rubate e 1.9 stoppate di media. La prossima stagione, però, non la vivrà in Eurolega: ha accettato di giocare un anno al Metropolitans 92, con cui giocherà l’EuroCup (e avrà certamente spazio in abbondanza per poter mostrare le proprie qualità).

Wembanyama è una particolarissima evoluzione del concetto di lungo. Più d’uno rivede il primo Kevin Durant non solo per l’agilità, ma anche perché chi ricorda la prima versione del numero 35 sa bene che, quando fu scelto per secondo da Seattle dietro allo sfortunatissimo Greg Oden, il suo era un fisico che non pareva quello di un giocatore destinato a metter su (parecchi) muscoli. Come sia evoluta la carriera di Durant è storia nota.

218 centimetri, apertura alare di 236, ha ottime capacità dal palleggio, ma non solo: le uscite dai blocchi hanno tutto dello stile di un’ala. Di recente, inoltre, ha cominciato ad allargare il repertorio di soluzioni, inserendone alcune dalla media distanza. Senza dimenticare che, con braccia come le sue, un play può sentirsi abbastanza tranquillo a servirgli palloni alti. In difesa può letteralmente marcare tutti, i centri come le guardie, senza contare che proprio quell’apertura di braccia ne fa un’evoluzione a livelli potenzialmente ancora superiori rispetto a Rudy Gobert. Ci si può solo immaginare cosa potrà capitare se gli infortuni lo lasceranno stare: potrebbe diventare il lungo atipico più atipico che ci sia. E proprio per le sue caratteristiche, anche di valido tiratore da oltre l’arco, è così cercato.

Foto: LiveMedia/ Irh/DPPI – LivePhotoSport.it

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