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Basket, NBA: John Wall “Ho pensato al suicidio in questi ultimi anni”

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La sua vita ripartirà da Los Angeles, sponda Clippers, dopo due anni vissuti all’inferno. John Wall, playmaker di talento in arrivo dagli Houston Rockets, torna in campo dopo il brutto infortunio che lo ha tenuto fermo a lungo, mettendo a rischio la sua carriera, ma anche dopo due anni difficili fuori dal campo.

La rottura del tendine d’Achille ha fermato la carriera del giocatore nativo di Raleigh (North Carolina), che mentre cercava di riprendersi dall’infortunio ha dovuto vedere anche sua madre spegnersi lentamente in ospedale per una grave malattia. Poi è stata la volta di sua nonna, mentre in tutto questo ha dovuto convivere come tutti anche con il Covid-19 ed i traumi psicologici che ha portato con sé. E John Wall, a un certo punto, ha pensato che fosse troppo.

“A un certo punto ho pensato al suicidio. Se sono riuscito a uscire da quella situazione, posso farcela in qualsiasi altro ambito della vita. Per me è straordinario essere tornato dove voglio essere e che i tifosi ancora vogliano vedermi in campo, ma anche il supporto della mia città natale vuol dire tutto per me” ha raccontato il giocatore.

Parole tremende che hanno colpito il mondo NBA. Compresi i suoi compagni e avversari, i suoi amici sul parquet. Come LeBron James, che ha twittato “Saremo sempre al tuo fianco! Non ci sono dubbi, fratello. Sono orgoglioso di te!!!”. E che lo aspetta in campo, uno di fronte all’altro per il derby di Los Angeles.

Foto: LaPresse

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