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Boxe, Oleksandr Usyk sfida Anthony Joshua dopo aver combattuto la guerra in Ucraina
Oleksandr Usyk non è più soltanto un comune pugile (neanche troppo comune, a dire la verità, visti palmares, traiettoria agonistica e quant’altro) proveniente dall’Ucraina. Dal 24 febbraio ha assunto un ruolo ancora più importante, quello di uomo tra i simboli di un Paese che ha saputo dare un’enorme dimostrazione di unità in tempo di guerra.
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Ed anche Usyk si è messo sulle spalle il ruolo di uomo d’azione. Già nel 2014 aveva chiarito che non avrebbe mai scambiato la propria nazionalità ucraina con quella russa, visto che al tempo c’era stata l’invasione della Crimea. Se è vero che, poi, aveva cercato di “calmare” le acque in virtù di una presenza di suoi tifosi anche russi, è ugualmente vero che queste acque non sono state più così calme nel momento in cui la Russia ha tentato di invadere tutto il Paese andando direttamente per la (fallita) conquista di Kyiv.
Il destino del pugile è così stato uno: quello di andare a combattere, in prima linea, per la sua terra. Rientrato in patria, ha prestato servizio insieme al collega Vasiliy Lomachenko nelle forze di difesa territoriale, che sono state ufficialmente fondate nel 2022, ma che hanno avuto dei tratti d’origine già nel 2014. Al tempo non era più neanche pensabile comprendere che cosa ne sarebbe stato del match iridato: “La mia patria e il mio onore sono più importanti per me di una cintura mondiale”.
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Verso la fine di marzo, però, il ritorno sul ring si è concretizzato: ha avuto il permesso di lasciare l’Ucraina per iniziare la preparazione. La decisione è stata supportata dai fratelli Klitschko, con Vitaly che è ormai sindaco di Kyiv e Wladimir che, invece, è stato detronizzato proprio da Anthony Joshua nel 2017.
Questi motivi rendono particolarmente evidente come, ormai, questo per certi versi non sia neanche più solo un combattimento tra Usyk e Joshua, almeno dal punto di vista ucraino. E potremmo trovarci di fronte anche a un evento con una diffusione importante in termini numerici, visto che ci sarà il canale YouTube del nativo di Sinferopoli a scendere in campo insieme alla tv di Stato ucraina, Suspilne (UA:PBC), che garantirà nel Paese la trasmissione in chiaro. Si parla di pugilato, ma si va anche oltre.
Foto: LaPresse