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Canottaggio
Canottaggio, Europei 2022: bene pesi leggeri e quattro di coppia, qualche problema nella punta
Lunga mattinata agli Europei di canottaggio 2022 in corso a Monaco di Baviera (Germania) e prime indicazioni su coloro che partiranno in prima fila nella corsa alle medaglie. Per l’Italia qualche buona indicazione, ma anche diverse zone d’ombra, in particolare quella del settore della punta che, come già accaduto in Coppa del Mondo, continua a non convincere.
Le notizie più interessanti sono giunte dai pesi leggeri. Le campionesse olimpiche Valentina Rodini e Federica Cesarini, smaltiti gli acciacchi fisici accusati in primavera, hanno ritrovato uno stato di forma quasi ottimale, dominando la Francia di Laura Tarantola e Claire Bove, argento a Tokyo 2020, e realizzando il miglior crono assoluto delle batterie. Le azzurre si sono qualificate direttamente per la Finale A, dove si profila un duello serrato con le britanniche Emily Craig ed Imogen Grant. Dopo gli esperimenti in Coppa del Mondo, il dt Franco Cattaneo ha riunito la coppia composta da Pietro Ruta e Stefano Oppo, a loro volta qualificati per l’atto conclusivo dopo aver vinto la seconda batteria davanti al Portogallo ed alla Norvegia. Va detto che i campioni olimpici irlandesi Fintan McCarthy e Paul O’Donovan, i migliori in assoluto di giornata, sembrano avere qualcosa in più per puntare al titolo continentale.
Buone indicazioni dal rinnovato quattro di coppia senior: rispetto agli ultimi Giochi Olimpici, ad Andrea Panizza e Giacomo Gentili sono stati affiancati i giovani Nicolò Carucci e Luca Chiumento. Si tratta di un equipaggio dal potenziale enorme, in grado di ambire anche al titolo olimpico a Parigi 2024, tuttavia necessita ancora di tempo per trovare la giusta amalgama. Intanto gli azzurri sono approdati agevolmente in semifinale vincendo la propria batteria davanti alla Gran Bretagna e ottenendo il secondo crono complessivo, anche se la Romania è risultata più veloce di quasi 3 secondi: nel prosieguo della rassegna continentale i valori potrebbero anche mutare a favore degli italiani. Non ha convinto invece il quattro di coppia femminile di Clara Guerra, Alessandra Montesano, Valentina Iseppi e Chiara Ondoli: le portacolori del Bel Paese non sono mai state in corsa per l’accesso diretto alla finalissima, chiudendo in terza posizione alle spalle di Gran Bretagna e Svizzera. Ora servirà cambiare marcia dai ripescaggi.
La strada resta molto lunga per tornare ad avere un doppio senior maschile competitivo: Simone Venier e Davide Mumolo hanno timbrato il pass per la semifinale, tuttavia con un crono che racconta come il vertice internazionale sia ancora distante. Non è detto che sia questa la coppia su cui il dt Cattaneo voglia tentare la qualificazione alle Olimpiadi di Parigi 2024, peraltro mancata da questa imbarcazione nella precedente edizione. Molto meglio il doppio senior femminile di Kiri Tondonati e Stefania Gobbi, in semifinale con il quarto tempo delle batterie e con le carte in regola per fare un pensierino al podio.
L’Italia continua a fare tanta fatica nei singoli senior. Matteo Sartori, che in futuro potrebbe tornare molto utile tra doppio o quattro di coppia, è giunto ultimo nella sua batteria e dovrà transitare dai ripescaggi, così come Gaia Colasante tra le donne. Per quanto riguarda i pesi leggeri (specialità in questo caso non olimpiche), Gabriel Soares si è qualificato per la semifinale senza impressionare, mentre una buona Stefania Buttignon dovrà transitare dai ripescaggi.
E ora veniamo alla nota dolente della punta: qui l’Italia davvero non ha convinto, come era purtroppo nelle previsioni. E’ necessaria tuttavia una premessa: in un anno post-olimpico, il dt Cattaneo ha giustamente deciso di effettuare degli esperimenti. In tal senso è stato deciso di collocare tutti i migliori canottieri di questa specialità nell’otto: pensiamo a Marco Di Costanzo, Matteo Lodo, Giuseppe Vicino e Matteo Castaldo. Così facendo, tuttavia, sono rimaste scoperte le imbarcazioni più corte, ovvero due e quattro senza: i ricambi non mancano, tuttavia si tratta di giovani dal futuro promettente, ma non ancora pronti per competere ai massimi livelli. Giovanni Abagnale ed Alfonso Scalzone non hanno sfigurato, qualificandosi per la semifinale con il settimo crono generale, dunque in lizza per una finale. L’atto conclusivo sarà invece molto complicato per il 4 senza di Paolo Covini, Giovanni Codato, Salvatore Monfrecola e Nunzio Di Colandrea, ai recuperi e molto distanti dai migliori equipaggi. Va detto che l’otto, nella regata preliminare fine a se stessa (sono infatti iscritte appena cinque barche ammiraglie), non ha di certo brillato, concludendo in quarta posizione. Per trarre un bilancio occorrerà attendere la conclusione degli Europei, tuttavia la prima impressione è che l’esperimento non stia producendo gli effetti sperati.
Qualche difficoltà, come da previsioni, anche per la punta femminile, ovvero il settore in cui l’Italia si trova più indietro in campo internazionale. Ultima posizione e ripescaggi per il due senza di Alice Codato ed Aisha Rocek; discreto invece il terzo posto nel quattro senza di Silvia Terrazzi, Laura Meriano, Giorgia Pelacchi e Veronica Bumbaca, quattro ragazze molto giovani che nei ripescaggi potranno giocarsi con ambizioni un posto tra le magnifiche sei. Interessanti anche le prospettive dell’otto femminile, terzo in batteria alle spalle di Romania e Gran Bretagna, ma anche in questo caso con concrete chance di giocarsi il ticket per l’atto conclusivo.
Foto: Mimmo Perna / Federcanottaggio