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CARRÀMBA, CHE SORPRESA! La 4×100 femminile riporta l’Italia sul podio agli Europei dopo 68 anni!

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Si chiudono con una meravigliosa ciliegina sulla torta gli Europei 2022 di atletica. A Monaco di Baviera (Germania) l’Italia arpiona una insperata medaglia di bronzo nella staffetta 4×100 metri femminile: Zaynab Dosso, Dalia Kaddari, Anna Bongiorni ed Alessia Pavese realizzano un vero e proprio capolavoro, chiudendo con il tempo di 42″84 alle spalle di Germania (42″34) e Polonia (42″61, record nazionale).

Le azzurre, approdate nell’atto conclusivo con il quarto tempo assoluto, sapevano che per salire sul podio avrebbero dovuto correre una gara perfetta, nonché sperare in qualche errore delle favorite. É andata esattamente così, perché Francia e Gran Bretagna si sono autoeliminate sul rettilineo opposto a quello d’arrivo, sbagliando il primo cambio e terminando prematuramente la propria prova.

Una scatenata Zaynab Dosso lanciava le azzurre in seconda posizione con una frazione superlativa in 11″51. Dalia Kaddari raccoglieva il testimone dopo un cambio piuttosto schiacciato e volava in 10″46; solidissima poi Anna Bongiorni (10″51), sempre una garanzia in curva; il quartetto tricolore imboccava il rettilineo d’arrivo in quarta posizione ed è qui che Alessia Pavese (10″36), riserva subentrata al posto dell’infortunata Vittoria Fontana, metteva il sigillo con un sontuoso sorpasso nei confronti della Spagna e chiudeva in terza posizione, provocando l’immediato pianto di gioia delle compagne di squadra.

Per ritrovare una medaglia dell’Italia nella staffetta 4×100 femminile bisogna tornare diversi decenni indietro nel tempo, per la precisione agli Europei del 1954: allora le pioniere Maria Musso, Giuseppina Leone, Letizia Bertoni e Milena Greppi giunsero terze in 46″6 alle spalle di Unione Sovietica (45″8) e Germania Ovest (46″3). Oggi, a sorpresa, è stata scritta una nuova pagina di storia. Un risultato meritatissimo per un gruppo al momento senza fuoriclasse, ma formato da atlete di buon livello, in costante crescita ed anche interscambiabili, come ha dimostrato l’innesto di Alessia Pavese.

Foto: Colombo / Fidal

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