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Ciclismo
Ciclismo, Daniele Bennati: “Bettiol uno dei fari al Mondiale, Ulissi e Trentin registi. Non saremo i favoriti”
A poco più di una settimana dalla fine degli Europei di Monaco 2022 e con il Mondiale a Wollngong in Australia ormai imminente (la prova maschile in linea è in programma il 25 settembre) ne abbiamo approfittato per intercettare il commissario tecnico della Nazionale Daniele Bennati così da stilare un bilancio sulla rassegna continentale e fare una previsione sui Mondiali.
Per gli Europei, a posteriori, faresti tutto allo stesso modo?
“Non cambierei niente, sapevamo tutti, anche i corridori, che era una volata molto difficile. Abbiamo provato a cambiare le carte in tavola ma il percorso non offriva grandi soluzioni. Il circuito era abbastanza particolare per un Campionato Europeo. Siamo partiti per difendere la maglia – dopo quattro Europei consecutivi – ma sapevamo di non essere i favoriti”.
Il treno dell’Italia era in posizione ottima all’ultimo km, poi cosa non ha funzionato?
“Il treno vero e proprio l’abbiamo fatto noi, poi gli stessi corridori durante la riunione si sono presi la loro responsabilità e questa è una cosa positiva. Ci sono stati diversi errori che non ci potevamo permettere se volevamo almeno puntare al podio”.
Quali sono i ragazzi che hai pensato di convocare per il Mondiale di Wollngong?
“Sicuramente Alberto Bettiol sarà uno dei nostri fari, ma non saremo i favoriti anche se la squadra sarà molto agguerrita. Ci saranno ragazzi che in questa seconda parte di stagione stanno dimostrando di avere qualcosa in più rispetto ad altri. Oltre a Bettiol, ci sarà Ulissi: lui e Trentin possono svolgere il ruolo di registi. Le corse di questi giorni saranno determinanti per capirne di più e quindi completare la squadra”.
E Ganna?
“Deciderò più avanti, magari quando saremo già in Australia, in base chiaramente anche alle sue intenzioni visto che deve correre anche la prova contro il tempo”.
Sarà un arrivo in volata secondo te?
“Non è detto, magari sarà una volata ristretta di 15-20 corridori, che visto il percorso è più probabile rispetto ad una più corposa. Matthews, Girmay, Van Aert, Van der Poel sono tra i favoriti di questo Mondiale”.
Van Aert, Van der Poel, ma anche Alaphilippe, Evenepoel…quali sono le possibilità dell’Italia di potersela giocare con questi fuoriclasse?
“Spero che ci siano le possibilità. In un arrivo con una volata ristretta avremo sicuramente più difficoltà e quindi nel caso dovremmo inventarci qualcosa. In passato l’Italia in certe occasioni è riuscita a vincere anche quando c’erano in corsa dei grandi fuoriclasse. Se non sarà quest’anno, magari sarà per il prossimo”.
Come hanno corso nostri giovani azzurri al Tour de l’Avenir? Qual è il tuo pensiero a riguardo di queste nuove generazioni?
“I giovani ci sono, Piganzoli, Milesi e Fancellu si sono messi in mostra. Andare forte in questa manifestazione dimostra che si può sperare per il futuro e quindi possiamo stare un po’ più tranquilli”.