Ciclismo

Ciclismo su pista, Europei 2022: Italia strepitosa nonostante le assenze. Tra le donne c’è grandissima abbondanza

Pubblicato

il

Meglio di così era davvero difficile fare. Tre ori, cinque argenti, tre bronzi: migliorato nettamente il bottino del 2021 a Grenchen, di poco al di sotto invece rispetto a quanto fatto due anni fa in quel di Plovdiv. L’Italia del ciclismo su pista è in salute e lo ha dimostrato pochi giorni fa in quel di Monaco di Baviera agli Europei. 

A guidare la pattuglia tricolore pilotata da un super Marco Villa ci hanno pensato soprattutto le donne. Abbondanza da fare invidia al mondo intero quella del Bel Paese che si è permesso di lasciare a casa Elisa Balsamo e Chiara Consonni, due delle leader della squadra tricolore, ed ha comunque portato a casa la medaglia d’argento nell’inseguimento a squadre e due ori tra omnium e madison.

Parlando soprattutto delle discipline olimpiche, c’è da testimoniare il salto di qualità strepitoso fatto da Rachele Barbieri, già cresciuta molto su strada, ma diventata devastante nel velodromo: per lei due trionfi, il secondo in tandem con la giovane Silvia Zanardi, e alcune dimostrazioni di forza eccezionali che fanno sognare verso il futuro. Occhio anche a Vittoria Guazzini, di bronzo nell’inseguimento individuale e tra le leader del trenino tricolore.

L’unica nota stonata, purtroppo, è quella di Letizia Paternoster caduta nella sua gara, quella dell’eliminazione: per la campionessa del mondo in carica brutto spavento e una clavicola da sistemare.

Al maschile c’erano le assenze di lusso di Filippo Ganna e Jonathan Milan e si sono fatte sentire soprattutto nell’inseguimento a squadre, eliminato non con poca delusione. Simone Consonni ha disputato solo l’omnium, con grandi risultati (è giunto secondo), e l’infinito Elia Viviani ha agguantato un super oro nell’eliminazione. Da premiare anche gli sforzi fatti da Davide Plebani e Manlio Moro nell’inseguimento individuale (argento e bronzo), possono crescere ed entrare in pianta stabile nel quartetto.

La più bella sorpresa arriva però dalla velocità, settore che fino ad ora era quello con più lacune per l’Italia. Miriam Vece trova un super bronzo nei 500 metri, ma fa meglio addirittura Matteo Bianchi, d’argento nel chilometro. I giovani, soprattutto tra gli uomini, stanno crescendo bene e già a Parigi si potrebbe puntare alla qualifica.

Photo LiveMedia/Sven Beyrich/JustPictures

Exit mobile version