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Ciclismo su pista, l’Italia mette paura alla Germania ed è argento nell’inseguimento a squadre femminile (senza Elisa Balsamo)

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Arriva la prima medaglia per la spedizione italiana agli Europei di Ciclismo su pista 2022. Dopo essere riuscite ad entrare in finale con il miglior tempo, le azzurre hanno dovuto arrendersi alle campionesse olimpiche della Germania nell’Inseguimento a squadre. L’argento replica quanto fatto nelle ultime due edizioni della rassegna continentale, segno dell’enorme qualità della formazione azzurra.

Il CT Marco Villa ha schierato per questa finale Rachele Barbieri, Vittoria Guazzini, Letizia Paternoster e Silvia Zanardi, con Martina Fidanza risparmiata per l’appuntamento con lo Scratch. La formazione teutonica schierava invece Lisa Brennauer, Lisa Klein, Franziska Brausse e Mieke Kroeger.

La partenza del quartetto azzurro era stata estremamente incoraggiante, con una grande prima trainata di Barbieri. Con il primo cambio dato a Guazzini, vera locomotiva di questa formazione, il vantaggio era salito fino a raggiungere 1.4 secondi nella parte centrale della gara.

Le italiane sono poi rimaste in tre prima delle avversarie che, grazie al solito incredibile apporto di Lisa Brennauer, hanno lanciato la rimonta. Ne è nata una gara equilibratissima negli ultimi giri, che ha visto la Germania superare definitivamente l’Italia a tre giri dal termine per finire poi con 7 decimi di vantaggio.

Ciclismo su pista, Italia non all’altezza nell’inseguimento a squadre senza Ganna e Milan

Il cammino delle azzurre era cominciato il secondo tempo fatto registrare nel turno di qualificazione che aveva permesso al quartetto di entrare nella lotta per le medaglie. La vittoria nella sfida diretta contro la Francia per soli 39 centesimi ha poi permesso all’Italia di entrare nella finale per l’oro.

Il risultato è da considerarsi assolutamente positivo, anche alla luce dell’assenza di un’atleta del calibro di Elisa Balsamo, impegnata nell’Europeo su strada. La Germania si è confermata la nazionale di riferimento nella specialità, ma l’impressione è che il futuro possa tingersi d’azzurro nella specialità.

Foto: Federciclismo

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