Seguici su

Ciclismo

Ciclismo, Europei 2022: Elisa Balsamo beffata al fotofinish da Lorena Wiebes, bronzo per Rachele Barbieri

Pubblicato

il

Doveva essere Paesi Bassi contro Italia, ci si attendeva la sfida tra Lorena Wiebes ed Elisa Balsamo e la prova in linea degli Europei di ciclismo al femminile non ha tradito le aspettative. Dualismo che è durato fino all’ultimo centimetro, con l’attesa del photofinish in quel di Monaco di Baviera: a prendersi il titolo continentale è la giovanissima neerlandese che l’ha spuntata per pochissimi centimetri sulla campionessa del mondo.

Da sottolineare però il lavoro di squadra di un’Italia da sogno: ultimi due chilometri con un treno magnifico per la banda guidata da Paolo Sangalli, che ha messo in crisi le più quotate rivali, sfiorando un successo che, almeno sulla carta, appariva quasi impossibile.

Pronti, via e si è formato l’attacco di giornata. La prima a muoversi è stata Omer Shapira (Israele) che è stata successivamente raggiunta da Urška Žigart (Slovenia). Per le due vantaggio massimo di circa 2′, con il plotone a gestire. La fase centrale di corsa è stata la più emozionante: l’Italia ha provato a cambiare le carte in tavola attaccando prima con Elena Cecchini, poi con a rotazione praticamente tutta la squadra.

Impossibile, su un percorso piatto, fare la differenza e dunque i Paesi Bassi sono riusciti a controllare le varie schermaglie, compattando il plotone all’ingresso del circuito conclusivo. Poco prima dell’ultimo giro il tentativo di tre atlete: Labous (Francia), Teutenberg (Germania) e Gutierrez (Spagna), con le Orange abilissime a chiudere proprio in vista dello sprint.

Un lavoro magnifico di squadra da parte dell’Italia ha lanciato in maniera eccezionale Elisa Balsamo verso la volata, con Rachele Barbieri da apripista (poi strepitosa medaglia di bronzo): testa a testa con la rivale Lorena Wiebes sul rettilineo conclusivo sui lati opposti della strada, 200 metri da brividi con il colpo di reni a favorire di pochi centimetri la neerlandese. Quarta posizione per la teutonica Lisa Brennauer, poi la polacca Daria Pikulik.

Foto: Lapresse

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità