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F1, come funziona la novità regolamentare a Spa e come cambiano le macchine: Mercedes la più agevolata?

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C’è grande attesa attorno al Gran Premio del Belgio di F1. Non solo perché rappresenterà la ripresa del Mondiale dopo la lunga pausa estiva, ma soprattutto poiché è l’appuntamento in cui entrerà in vigore l’ormai leggendaria direttiva tecnica 039, ovvero il cambiamento regolamentare deciso in corsa dalla Fia allo scopo di limitare il porpoising delle monoposto. Inizialmente la nuova normativa avrebbe dovuto essere applicata a partire dal GP di Francia, ma si è deciso di posticiparne l’attuazione per consentire ai team di adeguare le monoposto alle novità imposte.

Queste riguardano il cosiddetto plank, ovverosia la tavola in resina posta al di sotto delle vetture. Sin dall’inizio della stagione, il pezzo è oggetto di controlli per verificarne la flessibilità. Applicato un determinato carico di peso, il plank non deve flettere per più di 2 mm. Il punto resta inalterato, ma a partire da Spa-Francorchamps sarà possibile, per la Fia, aumentare il suddetto carico. La tavola non dovrà quindi flettere oltre 1 mm in più per ogni tonnellata e mezza di peso extra applicato. In tal modo si dovrebbe verificarne in maniera più stringente ed efficace l’effettiva rigidità.

Inoltre, a cominciare dal GP del Belgio, la Federazione Internazionale cambierà il modo di misurare l’usura della tavola. L’area oggetto dei controlli sarà estesa rispetto a quanto accaduto sino all’Ungheria. L’obiettivo è quello di verificare che il plank si deformi in maniera omogenea nella sua lunghezza, decisione che implica come vi fosse il sospetto che alcuni team avessero realizzato il pezzo in maniera tale da aggirare le precedenti verifiche, allo scopo di ridurre l’altezza dal suolo delle monoposto più di quanto consentito, ottenendo benefici in termini di carico aerodinamico.

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Nel concreto, cosa dovrebbe cambiare sulle vetture? I team che ciurlavano nel manico (anzi, nel fondo) saranno costretti ad aumentare l’altezza da terra delle proprie monoposto, perdendo di conseguenza downforce. I rumors affermano che questa novità possa essere un vantaggio per Mercedes, in quanto i maligni sostengono che sia stata proprio la Casa di Stoccarda a effettuare lobbying sulla Fia allo scopo di introdurre i nuovi controlli.

Sempre secondo le malelingue, il nocciolo della questione sarebbe semplice. Una delle ragioni del regresso prestazionale delle Frecce d’Argento risiederebbe nel fatto che, in fase di progettazione delle vetture 2022, gli ingegneri di Brackley non si siano resi conto dell’esistenza di una zona grigia regolamentare sfruttata invece da Ferrari e da Red Bull. Allo scopo di recuperare terreno sulle avversarie, Mercedes avrebbe spinto per chiudere il buco normativo.

Dunque, a logica, i controlli più stringenti non dovrebbero avere chissà quale impatto sulla W13, mentre la F1-75 e la RB18 potrebbero essere modificate. Sarà davvero così? Lo scopriremo solo vivendo. Però le nuove verifiche sono state annunciate a giugno, ormai siamo quasi a settembre. In altre parole, non è escluso che a Maranello e Milton Keynes si siano già adeguati per tempo…

Foto: La Presse

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