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F1, le gomme Pirelli scelte da Ferrari e Red Bull per il GP del Belgio. Mescole centrali della gamma su una pista modificata

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Dopo una lunga pausa, è il momento di ricominciare. Spetterà al mitico tracciato di Spa-Francorchamps (Belgio) dare il via alle danze di questa seconda parte di stagione di F1. Un campionato che finora è stato quello del trionfo per Max Verstappen e Red Bull e dei rimpianti per Charles Leclerc e la Ferrari. Alla fine della fiera Max, forte del suo essere campione del mondo in carica, ha ben ottanta punti di margine sul monegasco che deve sperare in un ribaltone clamoroso per recuperare il terreno perduto.

Si dovrà passare da Spa e per questo round la Pirelli ha optato per le tre mescole centrali della gamma: C2 come P Zero White hard, C3 come P Zero Yellow medium e C4 come P Zero Red soft. Il celebre circuito nelle Ardenne, però, si presenterà con un “look” un po’ diverso. L’asfalto è nuovo tra la curva 2 e la 4, e tra la 8 e la 9: le irregolarità sono state appianate e il grip è migliorato. Inoltre, la ghiaia, che contiene pietre appuntite, è stata aggiunta vicino alla pista sulle curve 1, 6, 7 e 9. Ci sono anche alcuni bordi taglienti in prossimità dei cordoli in cemento.

Da capire che impatto potranno avere queste modifiche sul degrado delle gomme. Di base, con i suoi carichi laterali particolarmente elevati, Spa è una delle piste più impegnative dell’anno per gli pneumatici. La famosa Eau Rouge-Raidillon è solo una delle zone in cui le coperture sono soggette a una varietà di forze: queste sono letteralmente schiacciate sull’asfalto dalla deportanza e dalla compressione.

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Le strategie di conseguenza saranno volte a minimizzare le soste su di un tracciato (una sola) in cui l’efficienza aerodinamica è fondamentale e non sarà semplice trovare la giusta finestra d’utilizzo delle gomme per via dell’alternanza di tratti velocissimi ad altri più guidati. La Ferrari, per questo, potrebbe avere degli svantaggi sulla carta, ma molto dipenderà anche dalle condizioni meteorologiche che solitamente sono una variabile di non  poco conto a Spa.

Foto: LaPresse

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