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F1, per la Ferrari si materializza lo spettro di chiudere il 2022 in disarmo, lottando al massimo per i piazzamenti

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Per la Ferrari, il cruciale trittico di Spa Francorchamps-Zandvoort-Monza è cominciato con una batosta morale. Come è già stato esposto più volte, l’esito della combinazione formata dai GP di Belgio, Olanda e Italia determinerà i connotati del finale di stagione. Non solo per la Scuderia di Maranello, bensì per l’intera F1. Le gare asiatiche e nordamericane saranno caratterizzate da una lotta per i titoli iridati, oppure si tratterà di una sorta di passerella trionfale per Max Verstappen e la Red Bull?

Ebbene, per quanto visto ieri, la partita sarebbe prossima a chiudersi definitivamente. Nelle Ardenne la RB18 ha sbaragliato la concorrenza, compresa la F1-75. Mai, nel 2022, il Cavallino Rampante si era trovato così in affanno nel confronto diretto con il Toro anglo-austriaco, magistralmente cavalcato da un fuoriclasse olandese. Si tratta di una conseguenza della direttiva tecnica 39, entrata in vigore proprio a Spa-Francorchamps? Il dubbio è legittimo, perché le Rosse hanno pagato dazio rispetto al Drink Team anche in terreni che, almeno fino a Budapest, erano di conquista. Su tutti la velocità di percorrenza in curva. Potrebbe essere una questione legata alle caratteristiche del tracciato, quindi in tal senso il verdetto definitivo è rimandato Zandvoort, cionondimeno è indiscutibile come in Belgio la forbice prestazionale si sia divaricata improvvisamente ed esponenzialmente.

Vedremo cosa accadrà domenica in Olanda, ma la facilità con cui ieri Verstappen ha trionfato non lascia presupporre nulla di buono per la Ferrari, che rischia di dover chiudere il 2022 in disarmo dopo averlo cominciato con una tonitruante doppietta. Nei giorni scorsi si era detto di come, nel caso la situazione precipitasse tra Spa-Francorchamps e Monza, la Scuderia di Maranello avrebbe verosimilmente impostato la parte conclusiva della stagione con l’obiettivo di ottenere qualche estemporaneo successo di tappa. Tuttavia, se l’andazzo belga dovesse essere confermato nei Paesi Bassi, persino questo scenario potrebbe essere utopico.

F1, Ferrari in difficoltà in Belgio e Red Bull superiore: una F1-75 sottotono

Se la differenza in termini di performance non dovesse ridursi, allora potrebbe diventare complicato anche vincere le singole gare, soprattutto alla luce del fatto che se Red Bull si allontana all’orizzonte, Mercedes è sempre più vicina negli specchietti retrovisori! Ieri Carlos Sainz ha dovuto spremersi per acciuffare il terzo gradino del podio, rintuzzando il minaccioso ritorno di George Russell. Se la tendenza dovesse farsi conclamata, per il Cavallino Rampante comincia a prendere corpo lo spettro di tornare a lottare per i piazzamenti.

Sarebbe un delitto non vedere Charles Leclerc chiudere il campionato alla posizione d’onore, essendo stato l’unico ad aver dato concretamente filo da torcere a Verstappen. Però, dopo essere arrivato primo o secondo per quattro volte tra Sakhir e Miami, il monegasco ha raccolto un solo podio nei successivi nove appuntamenti! Il risultato è quello di trovare il ventiquattrenne del Principato alle spalle finanche di Sergio Perez. Che smacco sarebbe per la Rossa vedere il proprio uomo di punta terminare dietro alla seconda guida Red Bull? Inoltre, che onta sarebbe venire scavalcato da una Mercedes in crisi nel Mondiale costruttori? Fortuna ha voluto che Lewis Hamilton abbia voluto giocare all’autoscontro a Les Combes, altrimenti l’esito del GP belga avrebbe potuto essere ancor più negativo.

Insomma, Ferrari è destinata a vivere un autunno in tono minore, durante il quale gli unici obiettivi concreti possono essere quelli di issare Leclerc alla piazza d’onore nel Mondiale piloti e difendersi da Mercedes in quello costruttori, faticando persino a vincere i Gran Premi? Sono ipotesi da non scartare, che porterebbero la stagione 2022 a una mesta conclusione dopo le grandi speranze iniziali.

Foto: La Presse

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