Formula 1
F1, perché Charles Leclerc e Max Verstappen saranno penalizzati: cosa è successo a Spa
La prima giornata di prove libere del GP del Belgio, quattordicesimo round del Mondiale 2022 di F1, è andata in archivio e l’olandese Max Verstappen ha fatto vedere di essere molto in palla con la sua Red Bull, concludendo la FP2 con quasi un secondo di margine nei confronti della Ferrari del monegasco Charles Leclerc.
Indubbiamente, i tempi vanno presi per quelli che sono perché la Ferrari, in particolare, è solita girare il venerdì con un motore non così spinto, puntando più alla ricerca della messa a punto ideale che sulla prestazione.
In questo contesto i due grandi rivali di questo campionato avranno a Spa un destino in comune perché le sostituzioni delle rispettive power unit in toto avrà come conseguenza una partenza dal fondo della griglia domenica. Entrambi, note le caratteristiche della pista belga e le qualità della propria monoposto, avranno a disposizione un’unità fresca per prodursi nella rimonta, senza considerare che da regolamento le squadre avranno tempo fino a settembre per omologare la componente ibrida che sarà poi utilizzata fino all’introduzione delle nuove unità nel 2026. Un congelamento che ha quasi obbligato le scuderie ad agire in questa duplice ottica.
F1, GP Belgio 2022: Max Verstappen domina le FP2, le Ferrari lo tallonano. Ma le penalità…
Il weekend in questione può essere ideale per subire una sanzione e poter sfruttare il pieno potenziale della vettura. Ferrari, tra l’altro, ha anche introdotto una nuova ala posteriore per massimizzare la propria efficienza aerodinamica, aspetto in cui Red Bull eccelle e per cui non c’è da stupirsi della velocità di Max in questo day-1.
Si prospetta quindi una gara molto interessante perché i due più veloci del Circus si troveranno nelle retrovie, dovendo però considerare che non saranno gli unici a fare i conti con questa penalità. Il riferimento è anche a Esteban Ocon (Alpine) , Lando Norris (McLaren), Valtteri Bottas e Mick Schumacher (Haas).
Foto: LaPresse