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Formula 1
F1, perché è stato penalizzato Charles Leclerc ed ha perso una posizione? Ennesima beffa per la Ferrari
C’è poca voglia di sorridere in casa Ferrari al termine del Gran Premio del Belgio, quattordicesimo appuntamento del Mondiale di Formula Uno 2022. Nello splendido scenario del tracciato di Spa-Francorchamps il team di Maranello ha vissuto una domenica da incubo. Senza mezzi termini. Oggi la Red Bull, e Max Verstappen in particolare, erano letteralmente su un altro pianeta.
Come se non bastasse, per Charles Leclerc, le cose si sono messe male sin da subito, contando che già scattare dalla 15a casella della griglia non era sicuramente semplice. Ma, una visiera strappata da un rivale che lo precedeva, si era andata a infilare nel disco dei freni della sua gomma anteriore destra, provocando un principio di incendio.
Per questo motivo il monegasco è stato subito richiamato ai box, per effettuare un cambio gomme d’emergenza. Dalle soft ha montato le medie, dopo soli 4 giri (sfruttando anche il regime di Safety Car) e, da quel momento in avanti, la sua gara è assomigliata molto ad un calvario, con una Ferrari che oggi proprio non incideva sulla pista delle Ardenne.
Come se non bastasse è arrivata la beffa finale. Ad un giro dalla conclusione, quando Charles veleggiava comodamente in quinta posizione, il team tinto di rosso ha deciso di richiamarlo di nuovo ai box per montare un set di soft e tentare, quantomeno, di centrare il giro più veloce in gara che, in quel momento, era saldamente nella mani di Max Verstappen.
Il margine su Fernando Alonso era di circa 18 secondi, per cui non una garanzia di tornare in pista davanti all’asturiano. E così è stato. Ma, per forzare i tempi, il nativo di Montecarlo ha commesso una leggerezza all’ingresso della corsia dei box, inserendo il limitatore della velocità con qualche metro di ritardo. Penalità di 5 secondi post-gara inevitabile e, quindi, sesta posizione alle spalle di Fernando Alonso. Solo a titolo informativo, il tentativo di giro veloce non ha sortito effetti. Una domenica davvero da cancellare in casa Ferrari.
Foto: LaPresse