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Ginnastica artistica, l’Italia e la regola dei passaporti. Perché possono cambiare le finaliste di specialità? Decide Casella

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Il regolamento della ginnastica artistica prevede che massimo due atlete della stessa Nazione possano partecipare a una finale individuale. Da diverso tempo l’abbiamo soprannominata “regola dei passaporti“. Famigerata, perché spesso esclude atlete dai vari atti conclusivi e ne vengono ripescate altre che erano state peggiori nel turno di qualificazione. Così è, piaccia o non piaccia (succede anche nelle batterie di nuoto, per intenderci).

L’Italia si è esaltata nelle qualificazioni degli Europei 2022 e alcune azzurre sono purtroppo rimaste vittime di questo regolamento. Il DT Enrico Casella potrebbe però operare delle sostituzioni, come ha dichiarato ai microfoni della Rai al termine della prova di ieri. Spieghiamo meglio: se due italiane si sono qualificate per una finale e una terza/quarta azzurra era tra le otto, allora quest’ultima potrà essere inserita al posto di una delle due compagne se il loro allenatore lo riterrà opportuno.

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L’intento è quello di gestire al meglio le energie, anche perché le quattro finali si disputeranno nella stessa giornata (domenica 14 agosto), dopo l’intensa qualifica di ieri e la probante finale a squadre di domani. Qual è lo scenario in casa Italia? Asia D’Amato è terza al volteggio e non può essere rimpiazzata (Angela Andreoli è fuori dalla top-8). Alle parallele asimmetriche Alice D’Amato è prima e Giorgia Villa è terza, Asia D’Amato è ottava e potrebbe subentrare. Alla trave Asia D’Amato è terza davanti a Giorgia Villa, Martina Maggio è sesta e potrebbe essere scelta in luogo di una compagna. Imbarazzo della scelta al corpo libero: Martina Maggio e Angela Andreoli sono prima e terza, ma le gemelle D’Amato (Asia quinta, Alice ottava) potrebbero essere pronte per l’occorrenza.

Foto: Lapresse

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