Artistica
Ginnastica artistica, l’Italia vuole la ciliegina agli Europei: Bartolini e Levantesi per magie tra libero e parallele
Gli Europei 2022 di ginnastica artistica maschile si concludono con le Finali di Specialità e l’Italia si gioca due carte di lusso, dopo aver conquistato la medaglia di bronzo nella gara a squadre di ieri. Nicola Bartolini sogna la grande magia e ha tutte le carte in regola per trionfare al corpo libero. Il Campione del Mondo in carica è in grado di fare la differenza grazie alla proverbiale precisione delle sue esecuzione: la pulizia del suo lavoro e le diagonali stoppate rappresentano un marchio di fabbrica del sardo, che insegue il primo titolo continentale della carriera dopo il bronzo conquistato lo scorso anno. L’azzurro si presenta all’appuntamento con il miglior punteggio di qualifica: 14.500 (5.9 il D Score).
La sfida si preannuncia decisamente serrata e la concorrenza è di assoluto spessore. Spicca l’israeliano Artem Dolgopyat, anche se il Campione Olimpico si è fermato a 14.266 nel turno preliminare. L’ungherese Krisztofer Meszaros ha totalizzato 14.500 (ma con 6.0 come nota di partenza) e potrebbe essere la grande rivelazione della gara. Non vanno sottovalutati il giovane fenomeno ucraino Illia Kovtun (ha deluso sul giro completo e ieri non era in gara, ma 14.466 su questo attrezzo) e il quotato britannico Jake Jarman (14.466). Più indietro nelle gerarchie i turchi Ahmet Onder e Adem Asil (14.266) e il britannico Giarnni Regini-Moran (14.266).
Matteo Levantesi insegue la grande magia alle parallele pari: al suo eserdio in una rassegna continentale ha eseguito uno splendido esercizio, stampando un perentorio 14.800 e presentandosi all’atto conclusivo con il secondo punteggio. Meglio di lui ha fatto soltanto il britannico Joe Fraser, Campione del Mondo nel 2019 e fresco Campione d’Europa all-around che dall’alto del suo 15.066 sembra lanciato verso il titolo. Tra i più quotati anche il tedesco Lukas Dauser (14.766 per l’argento iridato in carica) e l’ucraino Illia Kovtun (14.766). I turchi Ferhat Arican (14.700) e Ahmet Onder (14.666) sono in grado di strabiliare, non vanno sottovalutati il britannico Giarnni Regini-Moran (14.666) e lo spagnolo Nicolau Mir (14.633).
Diamo uno sguardo anche alle finali senza italiani impegnati: il cavallo con maniglie si preannuncia la solita lotteria, Joe Fraser parte in pole position ma l’olandese Loran de Munck, gl armeni Harutyun Merdinyan e Artur Datyan, il croato Filip Ude hanno i mezzi per fare la differenza. Agli anelli tutto lascia presagire all’assolo del greco Eleftherios Petrounias, anche se non vanno sottovalutati Asil, l’austriaco Vinzenz Hoeck e il britannico Courtney Tulloch. Al volteggio la superiorità dell’armeno Artur Davtyan sembra schiacciante, ma attenzione all’ucraino Igor Radivilov. Pronostico decisamente chiuso alla sbarra, dove il cipriota Marios Georgiou e il turco Ahmet Onder si presentano con il miglior accredito.
Foto: Simone Ferraro/FGI