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Ginnastica artistica, MOSCHETTIERI D’ARGENTO: l’Italia maschile firma l’impresa dei sogni agli Europei, sul podio nella gara a squadre!

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L’Italia ha firmato una delle imprese più surreali, strabilianti, inattese della storia della Polvere di Magnesio alle nostre latitudini. Contro qualsiasi pronostico della vigilia, contro qualsiasi valore agonistico segnato sulla carta, contro le corazzate del Vecchio Continente, contro il meglio del circuito internazionale (americani e asiatici esclusi). L’Italia ruggisce in un pomeriggio strabiliante e leggendario di fine agosto, conquistando una mitologica medaglia d’argento nella gara a squadre degli Europei 2022 di ginnastica artistica. La nostra Nazionale ha illuminato la scena sulle pedane di Monaco, è andata oltre le più rosee aspettative della vigilia, ha offerto una prestazione tecnica e tattica di livello sublime, facendo la differenza grazie alla proverbiale compattezza di squadra e all’esecuzione precisa di 18 esercizi di valore assoluto.

Dopo le mancate qualificazioni alle Olimpiadi di Londra 2012 e Rio 2016, dopo tante delusioni a livello iridato e anche continentale (nel 2015 si mancò addirittura la top-16 mondiale), il nostro movimento risorge dalle proprie ceneri dopo un lavoro certosino svolto egregiamente nell’ultimo lustro. I ragazzi del DT Giuseppe Cocciaro hanno fatto la magia: una squadra giovane, stoica, coriacea, perfetta, concreta. Le assenze di tante stelle come Marco Lodadio, Salvatore Maresca, Carlo Macchini, Thomas Grasso, Nicolò Mozzato, Ludovico Edalli (giusto per citare gli elementi più in vista, tra cui alcuni medagliati europei e mondiali) non hanno inficiato il valore di questa compagine, che squarcia la tela ed entra per sempre nell’antologia. Si tratta di un risultato unico, che spedisce nell’empireo i nostri Moschettieri, capaci di demolire una concorrenza spietata, ma caduta sotto i colpi di un quintetto da sogno. Prima medaglia a squadre in assoluto a livello europeo per l’Italia.

L’Italia sale sul secondo gradino del podio con il punteggio complessivo di 247.494, surclassando la quotata Turchia (246.162), le blasonate Svizzera (243.994) e Francia (243.792), la sempre solida Ungheria (243.527), l’accreditata Germania (settima con 241.359 di fronte al proprio pubblico) e la Spagna (ottava con 240.394, sprofondata dopo il terzo posto del turno preliminare). Il futuro è tricolore, come testimonia il trionfo ottenuto ieri con gli juniores, e si sogna in grande in vista dei Mondiali 2022-2023 che metteranno in palio i dodici pass per le Olimpiadi di Parigi 2024.

A questo punto la logica di giovani generalisti ha premiato e il compito per Giuseppe Cocciaro sarà ostico, visto che bisognerà trovare i giusti incastri con specialisti in grado di conquistare medaglie ai massimi livelli (sono gli interpreti menzionati in precedenza). A vincere è stata la Gran Bretagna con 254.295, ritornando sul trono a distanza di dieci anni dall’ultima volta (nel frattempo la Russia aveva vinto in tre occasioni e oggi era assente a causa del conflitto bellico, poi due anni fa il sigillo dell’Ucraina in un’edizione disardata dai più per via dell’emergenza sanitaria).

Ginnastica, le pagelle dell’Italia argento agli Europei: Bartolini si consacra, Levantesi nel metaverso, Casali e Abbadini profeti

Nicola Bartolini, Lorenzo Casali, Andrea Cingolani, Matteo Levantesi, Yumin Abbadini. Questa è la formazione dei sogni. Nicola Bartolini ha fatto la differenza al corpo libero (14.433 per il Campione del Mondo, che domani inseguirà il titolo di specialità), ma anche al volteggio (14.500) e ha fornito un contributo determinante tra cavallo (13.366), parallele (13.733) e sbarra (12.666). Matteo Levantesi si è esaltato alle parallele pari (14.600, domani lo rivedremo nella Finale di Specialità), ma è stato prezioso anche tra cavallo (13.100), volteggio (13.700) e sbarra (13.333). Il giovane Lorenzo Casali ha sfoggiato tutta la sua concretezza (13.833 al quadrato, 13.566 al castello, 14.500 alla tavola, 13.833 sugli staggi), l’altro giovane Yumin Abbadini non si è tirato indietro (13.900, 13.833, 13.366, -, -, 13.766), mentre Andrea Cingolani ha fornito il suo grande contributo da veterano agli anelli (13.466).

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Photo LiveMedia/Filippo Tomasi

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