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Ginnastica, le pagelle dell’Italia argento agli Europei: Bartolini si consacra, Levantesi nel metaverso, Casali e Abbadini profeti

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L’Italia ha conquistato la medaglia d’argento nella gara a squadre degli Europei 2022 di ginnastica artistica. Gli azzurri sono saliti sul secondo gradino del podio alle spalle della Gran Bretagna, firmando un’impresa semplicemente stellare e ottenendo il miglior risultato di tutti i tempi in un team event continentale. La nostra Nazionale è stata superlativa a Monaco, i ragazzi del DT Giuseppe Cocciaro ha sfornato 18 esercizi perfetti e hanno ottenuto un risultato che va ben oltre le più rosee aspettative della vigilia. Di seguito le pagelle degli azzurri scesi in pedana in Baviera.

LE PAGELLE DELL’ITALIA, ARGENTO AGLI EUROPEI

NICOLA BARTOLINI: 10. Trascinatore. Sa come si svolge il ruolo di capitano, lo fa egregiamente, mettendoci cuore, anima, tenacia, perseveranza, carisma, urla e incitamenti. Sua la stoccata della gloria imperitura con il 14.433 al corpo libero, ottimo il 14.500 al volteggio, ma sono state anche le prove precise offerte sugli attrezzi a lui meno congeniali a risultare decisive per l’apoteosi tricolore. Seconda medaglia europea in carriera (dopo il bronzo dello scorso anno al quadrato), il Campione del Mondo al corpo libero è ormai una stella assoluta della nostra Polvere di Magnesio.

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MATTEO LEVANTESI: 10. La crescita tecnica dell’ultimo anno è stata impressionante. Il marchigiano ha preso sempre più confidenza con i propri mezzi e a 25 anni sembra avere trovato la sua giusta dimensione. L’esercizio alle parallele pari è degno del massimo livello internazionale e infatti domani lo vedremo nella Finale di Specialità. Da esordiente agli Europei è stato bravissimo a portare a casa punti importanti tra tavola, sbarra e cavallo. Encomiabile.

LORENZO CASALI: 10. Un giovane di enormi speranze: alla seconda apparizione nella rassegna continentale ha dimostrato una grande solidità e una straripante continuità di rendimento. Settimo nel concorso generale due giorni fa, oggi risulta impeccabile e lavora per il bene della squadra: volteggio da 14.500, squillo alle parallele (13.833), sacrificio agli anelli (13.566) e poi il finale al corpo libero, dove non sarà stato impeccabile come è solito fare ma con il suo 13.833 ha nei fatti certificato il podio.

YUMIN ABBADINI: 10. Un ragazzo poco appariscente, lavoratore silenzioso dotato di ottimi mezzi e con un’enorme cultura del lavoro. Il migliore al cavallo (13.833) e alla sbarra (13.766), strenuo al castello (13.366) e rimarchevole al quadrato (13.900). Gara sontuosa per il bergamasco, un all-arounder su cui la direzione tecnica ha puntato prendendosi una grande soddisfazione.

ANDREA CINGOLANI: 10. Il veterano del gruppo. Oggi è salito soltanto sugli anelli, non è stato impeccabile da specialista qual è (13.466) ma il suo apporto si è visto anche nel dietro le quinte, fornendo il giusto supporto ai giovani compagni. Seconda medaglia europea della carriera dopo il bronzo al corpo libero nel 2013: a nove anni di distanza dalle prime gioie, si gusta un altro podio continentale e ha tutto un altro sapore.

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Photo LiveMedia/Filippo Tomasi

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