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Ginnastica, l’Italia ha una squadra! Argento agli Europei, ma gli specialisti? Rebus incastri verso le Olimpiadi

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L’Italia ha una squadra in grado di salire sul podio in campo internazionale. Sembra una magia, una splendida novità, raccolta con pieno piacere in un pomeriggio di fine ascosto. La nostra Nazionale maschile ha conquistato una storica medaglia d’argento nel team event agli Europei 2022 di ginnastica artistica, prendendosi la seconda posizione nella prova che misura la caratura del movimento di un intero Paese. L’Italia è sempre stata abituata ad avere grandi specialisti capaci di conquistare medaglie, ma era inconsueto ammirare una compagine compatta e coesa che potesse ambire a un piazzamento di rilievo nella gara a squadre.

Il DT Giuseppe Cocciaro si è inventato una magia con una costruzione tattica encomiabile e che va elogiata. Oggettivamente e onestamente, in pochi credevano alla potenzialità di questo quintetto: eccellenti atleti (e su questo non c’era dubbio), ma sulla carta inferiori in termini potenziali alle grandi corazzate del Vecchio Continente (Turchia, Svizzera, Francia, Germania, Spagna, Ungheria, Ucraina: tutte finite dietro). Il Direttore Tecnico ha deciso di puntare su giovani generalisti, su una scommessa, su un veterano e sul faro del settore maschile: il risultato è la prima medaglia continentale della storia nella prova a squadre.

Nicola Bartolini, Campione del Mondo al corpo libero, è una garanzia acclarata ed è un capitano perfetto per carisma, tenacia, grinta. Matteo Levantesi è la stupenda sorpresa esplosa definitivamente. Lorenzo Casali e Yumin Abbadini sono due validissimi all-arounder, che nonostante la giovane età hanno fatto la differenza. Andrea Cingolani è il veterano che ha compattato il quintetto. Si è partiti alla volta di Monaco con una sfilza di assenze: Marco Lodadio e Salvatore Maresca, rispettivamente argento e bronzo iridato agli anelli, sono ko per infortunio; Carlo Macchini e Thomas Grasso, quarti tra sbarra e volteggio agli ultimi Mondiali, sono rimasti a casa; il veterano Ludovico Edalli, ma anche l’infortunato Nicolò Mozzato e il cavallista Edoardo De Rosa non erano della partita.

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Si torna con un argento a squadre e, si spera, con altre gioie portate da Bartolini e Levantesi nelle Finali di Specialità al quadrato e sugli staggi in programma oggi  pomeriggio. A questo punto servirà però tutta la maestria di Giuseppe Cocciaro per i prossimi appuntamenti internazionali: come si fa a rimodellare una squadra che è salita sul podio continentale? Come si farà eventualmente a operare delle sostituzioni? Bisognerà parlare con i vari specialisti, ovvero i nomi elencati in precedenza (eccezion fatta per Mozzato e in parte Edalli), e capire quale tattica adottare e quali sono gli incastri migliori. Gli specialisti puri garantiscono picchi enormi sui loro attrezzi, ma poi soffrono nelle altre specialità a loro meno congeniali e su cui stanno lavorando giusto per entrare in squadra.

Quale sarà la logica che verrà adottata ai Mondiali 2022-2023, ovvero quando verranno messi in palio i dodici pass per le Olimpiadi di Parigi 2024? L’obiettivo è quello di qualificarsi ai Giochi dopo essere stati assenti nelle ultime due edizioni. E poi sorge spontanea una domanda, leggitima a nostro modo di vedere: in caso di accesso alla prossima rassegna a cinque cerchi, si porterà una formazione infarcita di specialisti per provare a fare il pieno di medaglie? Rebus infiniti, ma che è un bene avere, segno di un movimento frizzantino e vivace dopo anni di buio totale: ne è passato di tempo da quell’Italia che mancava addirittura la top-16 ai Mondiali 2015 e neanche si garantiva un posticino per il Test Event di ripescaggio alle Olimpiadi di Rio 2016…

Photo LiveMedia/Filippo Tomasi

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