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Ginnastica, l’Italia risplende agli Europei: rosa infinita, assenze assorbite, Bartolini e Levantesi scaldano. E verso le Olimpiadi…

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L’Italia ha strabiliato nelle qualificazioni degli Europei 2022 di ginnastica artistica. La nostra Nazionale non era tra le più accreditate della vigilia, poiché mancavano diversi interpreti di lusso: Marco Lodadio e Salvatore Maresca, rispettivamente argento e bronzo iridato, hanno dovuto rinunciare a causa degli infortuni; Carlo Macchini e Thomas Grasso, quarti rispettivamente alla sbarra e al volteggio durante gli ultimi Mondiali, non erano della partita; anche il veterano Ludovico Edalli è rimasto a casa, senza dimenticarsi dell’infortunato Nicolò Mozzato. Il DT Giuseppe Cocciaro ha dovuto costruire una squadra nuova e non così vicina alla formazione tipo, ma il quintetto sceso in pedana a Monaco ha regalato grandi emozioni e ha confezionato una prova impeccabile.

Il quarto posto ottenuto nel turno preliminare (248.494 punti) è estremamente significativo ed è incoraggiante in vista della finale a squadre che andrà in scena sabato pomeriggio. L’Italia ha fatto meglio di formazioni sulla carta più quotate come Francia (246.893), Svizzera (245.960), Germania (245.659). Diciamo che puntare a una medaglia è teoricamente fuori portata (ci sono alcune difficoltà tra cavallo e anelli, mentre davanti Gran Bretagna, Turchia e Spagna viaggiano agevolmente), ma siamo ben oltre i pronostici della vigilia.

Ginnastica artistica, l’Italia strabilia agli Europei: azzurri quarti, Bartolini e Levantesi in finale tra libero e parallele

Sono arrivati alcuni lampi mastodontici: Nicola Bartolini ha ribadito la propria caratura da Campione del Mondo al corpo libero (14.500, miglior punteggio) e ha fornito un contributo di rilievo al volteggio (14.300, migliorabile), Matteo Levantesi ha tuonato in maniera imperiale alle parallele (14.800, secondo riscontro assoluto), Lorenzo Casali ha sciorinato tutta la sua solidità sul giro completo (settimo posto nell’all-around, stupendi soprattutto il 14.200 al quadrato, il 14.466 alla tavola, il 14.166 sugli staggi). Bravo anche Yumin Abbadini nel portare a casa punti importanti (da evidenziare il 13.800 alla sbarra e il 13.833 al corpo libero), peccato per la caduta al volteggio del veterano Andrea Cingolani (dopo il 14.066 agli anelli, da vero specialista).

L’Italia ha le carte in regola per puntare a due medaglie nelle Finali di Specialità di domenica e rimpinguare il bottino della spedizione tricolore in terra tedesca dopo lo show inscenato dalle Fate la scorsa settimana (2 ori, 3 argenti, 2 bronzi e primo posto nel medagliere). Il turno preliminare pone anche alcune domande in vista dei prossimi grandi appuntamenti internazionali, in particolar modo i Mondiali 2023 dove gli azzurri dovranno inseguire la qualificazione alle Olimpiadi di Parigi 2024 (passeranno nove compagini, oltre a quelle salite sul podio durante la rassegna iridata in programma tra un paio di mesi).

L’Italia ha una profondità di rosa enorme (pensiamo anche al cavallista Edoardo De Rosa, oltre ai tanti nomi già citati in precedenza), bisognerà trovare gli incastri giusti per trovare il pass a cinque cerchi dopo le assenze di Rio 2016 e Tokyo 2020. Servirà il giusto mix di generalisti e specialisti, tengono in considerazione che ai Giochi ci sarà spazio soltanto per cinque atleti. Rebus che spettano al DT Giuseppe Cocciaro, ma intanto l’Italia risplende dopo le difficoltà di qualche anno fa e merita di restare ai vertici della Polvere di Magnesio internazionale.

Foto: Simone Ferraro/FGI

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