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Italia caput Europae! Vittoria del medagliere generale, l’El Dorado del nostro sport

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É sempre Italia caput mundi, o forse sarebbe meglio dire caput Europae al termine di una sbornia di eventi continentali che si sono susseguiti per undici giorni senza soluzione di continuità. L’onda lunga del magico 2021 non si è arrestata, tutt’altro. Se possibile, l’Italia in diversi contesti appare ancora più competitiva e può guardare con estrema fiducia ai Giochi di Parigi 2024 distanti ormai solo due anni.

Sommando tutte le gare che si sono svolte tra Monaco di Baviera e Roma, l’Italia ha vinto il medagliere generale con 38 ori, 42 argenti e 38 bronzi, unica a superare la tripla cifra di podi (addirittura 118, la Gran Bretagna si è fermata ad 87, la Germania a 75): un’apoteosi epocale, pietra miliare indelebile che verrà ricordata nei decenni a venire. La nostra nazione, al di là dei numeri, è stata oggettivamente la migliore in assoluto, non solo per numero di vittorie, ma anche per eclettismo, eterogeneità e competitività su più fronti. Nessuno come l’Italia, ma non lo scopriamo oggi.

A Roma abbiamo vinto il medagliere generale delle discipline acquatiche, nonché quelli singoli relativi al nuoto in corsia ed alle acque libere; da rimarcare però anche la seconda posizione sia nella singola graduatoria dei tuffi sia in quella del nuoto artistico. L’Italia è l’unica nazione ad aver raccolto almeno una medaglia in tutte le discipline: nuoto, nuoto di fondo, nuoto artistico, tuffi e tuffi dalle grandi altezze. Anche a Monaco non sono mancate le soddisfazioni: vittoria del medagliere degli Europei di ginnastica artistica femminile, terzo posto in quello di ciclismo su pista (dove mancavano diversi titolari, su tutti Filippo Ganna ed Elisa Balsamo), settimo in quello di atletica (con 11 allori totali, secondo miglior bottino di sempre) e terzo nella graduatoria generale degli European Championships (che tiene conto delle sole gare disputate in Germania). Comunque la si voglia leggere, abbiamo assistito ad un autentico assolo tricolore.

Stiamo vivendo un vero e proprio El Dorado dello sport italiano: si tratta di una delle ere più floride di una storia gloriosa. Il nuoto in corsia prosegue in un’ascesa che non sembra avere limiti: al di là dei trionfi continentali, non possiamo certo dimenticarci le cinque medaglie d’oro maturate solo un mese fa ai Mondiali. L’atletica è rinata lo scorso anno con i 5 ori di Tokyo e si è confermata su ottimi livelli sia ai Mondiali di Eugene, dove Massimo Stano ha riportato un oro che mancava dal 2003, sia agli Europei: un settore in grande fermento, dove entusiasmo e progettualità mirata garantiranno un consolidamento nel tempo. E poi quante nazioni possono fregiarsi del n.1 al mondo dei 100 metri? Marcell Jacobs è un lusso che bisogna godersi giorno dopo giorno. La ginnastica artistica continua a migliorare record su record: i risultati delle gare a squadre, con l’oro delle Fate e l’argento degli uomini, hanno un peso specifico sconfinato e sono il frutto di un lavoro ad ampio raggio che sta producendo prestazioni inimmaginabili sino a qualche anno fa.

Il 2021 resterà per sempre (insieme al 2006) un anno di gloria difficilmente ripetibile per lo sport nostrano. Eppure non è che nel 2022 si stia scherzando...Già prima dell’11 agosto si erano susseguiti ori europei a grappoli tra sollevamento pesi, canoa slalom, boxe, scherma, taekwondo, tiro con l’arco e vela (a tal proposito, nelle prossime settimane pubblicheremo un medagliere complessivo di tutti gli Europei relativi agli sport olimpici nel 2022: facile immaginare chi sarà davanti a tutti…), così come vanno sottolineati i ben 10 ori ottenuti ai Mondiali nelle specialità olimpiche (5 nel nuoto, 1 in acque libere, 1 nel pentathlon, 2 nella scherma e 1 nell’atletica, anche se la 35 km che ha visto imporsi Massimo Stano non è ancora stata confermata come gara singola nel programma di Parigi 2024 e potrebbe venire sostituita da una competizione mista). Gli sport di squadra non hanno fatto mancare il loro apporto con le vittorie della Nazionale femminile di volley in Nations League e di quella maschile di pallanuoto in World League (oltre all’argento ai Mondiali). L’anno però non è ancora finito, e chissà che non possa materializzarsi qualche altra ciliegina nelle prossime settimane che saranno nuovamente dense di appuntamenti sino all’autunno inoltrato. Perché l’Italia caput mundi, ora sul trono d’Europa, non vuole smettere di mietere successi.

IL MEDAGLIERE GENERALE DEGLI EUROPEI (MONACO + ROMA)

Foto: Andrea Diodato / Livephotosport

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