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L’UNICO MESSIA! Marcell Jacobs si prende l’Europa dopo l’Olimpo: oro nei 100 metri in 9.95!
Siamo di fronte al Messia assoluto dello sport italiano. Un Paese intero si deve inchinare di fronte all’atleta delle meraviglie, allo sportivo icona dello Stivale. Prostriamoci dinnanzi al Principe della velocità, al paladino dell’impossibile, al pioniere dei sogni surreali. All’uomo capace di trasformarsi in alieno, al talento puro riemerso dalle criticità e dalle sfortune. Marcell Jacobs si è laureato Campione d’Europa dei 100 metri, lo ha fatto da Campione Olimpico in carica, dopo che aveva dovuto rinunciare alla semifinale dei Mondiali a causa della lesione al grande adduttore destro.
Dopo essersi laureato Campione del Mondo sui 60 metri indoor in inverno, il velocista lombardo aveva dovuto fare i conti con una serie di problemi fisici enormi: prima la gastroenterite a Nairobi, poi il fastidio al bicipite sinistro, a seguire un problema al gluteo e poi la già citata lesione. Guarito e recuperato per la caccia all’oro, anche se oggi il Messia non è sembrato in condizioni ideali: dopo il 10.00 della semifinale, corso in assoluta scioltezza con tanto di enorme frenata nel finale, Marcell Jacobs si è presenta ai blocchi di partenza con una fasciatura alla gamba (il taping al polpaccio sinistro) che ha fatto temere il peggio. L’espressione facciale non era così serena, ma oggi l’azzurro era letteralmente imbattibile e ha trionfato con pieno merito. Successivamente ha rivelato di aver accusato una piccola contrattura prima della semifinale.
Marcell Jacobs ha fatto la differenza in accelerazione dopo una partenza non così scattante, riuscendo a rimontare il britannico Zharnel Hughes (detentore del titolo continentale) grazie al suo proverbiale lanciato, seppure lontano da quello dei giorni migliori. Il 27enne si è imposto con il tempo di 9.95, migliorando il suo stagionale di cinque centesimi ed eguagliando il record dei campionati (ricordiamo che il suo personale è il 9.80 dell’apoteosi ai Giochi). Battuti i britannici Zharnel Hughes (9.99) e Jeremiah Azu (10.13), i due rivali più accreditati della vigilia insieme all’altro britannico Reece Prescod (deludente settimo in 10.18).
Campione Olimpico dei 100 metri, Campione d’Europa dei 100 metri, Campione del Mondo dei 60 metri. Mostruoso. Unico. Impareggiabile. Leggendario. Splendido. Mitico. Fate vobis. E ha già lanciato il guanto di sfida per la 4×100: l’Italia è Campionessa Olimpica e vuole sognare in grande. Ottavo posto per Chituru Ali, autore di 10.28 dopo il personale di 10.12 siglato in semifinale.
Foto: FIDAL/Colombo