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Masters1000 Montreal, Matteo Berrettini: “Dopo la positività al Covid ho più fame agonistica”

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Manca poco al debutto di Matteo Berrettini nel Masters1000 di Montreal. Il tennista romano affronterà al primo turno un avversario alquanto insidioso come Pablo Carreno Busta, ma che sa già come affrontare sul cemento: lo scorso gennaio l’azzurro diede una sonora lezione all’iberico nel quarto turno dell’Australian Open, imponendosi in tre set.

Ma per Matteo, tornato in campo in discrete condizioni raggiungendo la finale sul rosso di Gstaad (poi persa con Casper Ruud), c’è sempre quel po’ di rammarico per non essere riuscito a partecipare al torneo di Wimbledon. Dopo l’ultimo atto nel 2021 perso con Djokovic, l’azzurro era a caccia di una rivincita, ma una positività al Covid gli ha impedito di riprovarci.

Non è stata una situazione facile da digerire – afferma Matteo in una intervista ad ATP Media – aver fatto la quarantena proprio a Londra, il sentirmi uno dei favoriti del torneo, potevo comportarmi molto bene. Non è stato semplice, ma ho usato quei momenti per ricaricarmi, per cercare di tornare in campo con ancor più fame agonistica e anche per questo sono riuscito ad arrivare in finale a Gstaad“.

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L’obiettivo di Berrettini è però mettersi alle spalle la delusione e riscattarsi in vista del prossimo US Open, magari raggiungendo anche discreti risultati con i prossimi 1000 da disputare tra Montreal e Cincinnati: “Adesso però si pensa al futuro. Ci sono i tornei americani da disputare, a rimanere sani. Poi quando arriverà il prossimo anno penseremo nuovamente a Wimbledon“.

Foto: LaPresse

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