Formula 1
MotoGP, 7 gare alla fine: le piste favorevoli a Bagnaia e Quartararo. Aragon lo scoglio principale per la Ducati?
Francesco Bagnaia ci prova. O, per meglio dire, ci vuole provare fino alla fine. Tre vittorie consecutive (Assen, Silverstone e ieri al Red Bull Ring) hanno permesso al portacolori del team Ducati Factory di ridurre il proprio gap nei confronti di Fabio Quartararo fino a 44 punti. Certo, come si può evincere immediatamente, il margine da recuperare è ancora notevole (sostanzialmente si tratta di due gare) e, dato che ne mancano appena 7 al termine del campionato, il tempo stringe, e non poco, per “Pecco”.
A questo punto, non ci rimane che provare a fare un po’ le carte al finale del Mondiale di MotoGP 2022. Sette tracciati, sette Gran Premi, sette opportunità per il nativo di Torino, che dovrà provare a superarsi per andare a vincere il suo primo titolo nella classe regina, contro un rivale, come il campione del mondo in carica, che non regalerà nulla a nessuno. Senza dimenticare, ovviamente, Aleix Espargarò che rimane saldo al secondo posto a 32 lunghezze dal “Diablo”.
I PROSSIMI APPUNTAMENTI DEL MONDIALE MOTOGP 2022
4 settembre – Misano, GP di San Marino e della Riviera di Rimini: sulla carta la Ducati potrebbe essere pronta a monopolizzare di nuovo la scena sul tracciato intitolato a Marco Simoncelli e, non solo, Francesco Bagnaia ha un ottimo feeling con la pista romagnola. Nel 2021, dopotutto, ha vinto il GP di San Marino e, senza una improvvida caduta nel finale, stava facendo suo anche il secondo appuntamento. Per Fabio Quartararo, invece, la casella vittorie a Misano è ancora a quota zero e l’anno scorso centrò un secondo e un quarto posto.
18 settembre – GP d’Aragon, Motorland: il grande punto di domanda per la Ducati. Una pista che ha un lay-out molto vario e che, tutto sommato, non spiacerà alla GP22, ma la Yamaha potrebbe farsi preferire nelle chicane e nei cambi di velocità repentini. Quartararo vi ha vinto nel 2020, Bagnaia nel 2021. L’equilibrio potrebbe davvero essere totale.
25 settembre – GP del Giappone, Motegi: inizia una serie di gare che non si disputavano dal 2019 e tutto sarà rimesso in palio. Per i padroni di casa della Yamaha si farà dura, e non poco. La pista nipponica è davvero ostica per la M1, e Bagnaia potrebbe approfittarne. Il francese nel 2019 fu secondo all’esordio in MotoGP, mentre Bagnaia nella sola occasione disputata, ha chiuso al 13° posto.
2 ottobre – GP di Thailandia, Buriram: un’altra pista nella quale l’equilibrio regnerà sovrano e, anzi, la Yamaha potrebbe farsi preferire, nonostante i lunghi rettilinei previsti. Quartararo vanta un secondo posto nel 2019 dopo un brillante duello con Marc Marquez, mentre “Pecco” chiuse solamente 11°.
16 ottobre – GP d’Australia, Phillip Island: la grandissima occasione per “El Diablo”. La Ducati su questa splendida pista australiana, di solito, arranca e gli yamahisti potrebbero giovarsene. Per il nativo di Nizza la gara disputata in MotoGP fece rima con ritiro, mentre Bagnaia centrò un ottimo quarto posto. Basterà questo dato per il torinese?
23 ottobre – GP della Malesia, Sepang: anche in questo caso la scuderia di Borgo Panigale potrebbe farsi preferire, sfruttando i lunghissimi rettilinei malesi e i curvoni da alta velocità. I precedenti sono abbastanza interlocutori. Nel 2019 il francese fu settimo, il nostro portacolori 12° e, ancora una volta, i dettagli (e perchè no il meteo) faranno la differenza.
6 novembre – Ricardo Tormo, GP della Comunità Valenciana: il gran finale. Tutto si deciderà sul filo del rasoio. Tante curve, per cui Yamaha di nuovo sugli scudi, ma un anno fa fu addirittura tripletta Ducati. Quartararo vanta un secondo ed un quinto posto nella classe regina, il torinese, invece, ha come fiore all’occhiello il trionfo del 2021.
Credit: MotoGP.com Press