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MotoGP, Francesco Bagnaia continua a vincere, ma il 2° posto di Quartararo nel feudo Ducati di Spielberg mette paura

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Francesco Bagnaia ha vinto il Gran Premio d’Austria di MotoGP, ma nell’economia della corsa al Mondiale, chi sorride al termine della gara odierna è Fabio Quartararo. Questa l’estrema sintesi di quanto accaduto oggi a Spielberg, dove Pecco ha menato le danze dal primo all’ultimo metro. “Bruciato” Enea Bastianini in partenza, il venticinquenne piemontese ha condotto una corsa perfetta, peraltro pressoché indisturbato, a eccezione di un coreografico attacco di Jack Miller nelle fasi iniziali.

Bene così per Bagnaia, che prosegue nel suo recupero sul francese. Dal -91 post Sachsenring siamo giunti a -44. Da una situazione apparentemente compromessa, si è passati a una in cui è lecito avere una speranza. Cionondimeno, sarebbe intellettualmente disonesto non sottolineare come il tredicesimo round sia favorevole a El Diablo.

Innanzitutto perché la matematica non è un’opinione. Il transalpino sa di poter cedere una media di 6 punti/gara e oggi ne ha lasciati sul piatto solo 5. Dunque qualsiasi piazza d’onore è oro colato, poiché sposta il barometro iridato viepiù verso di lui. Però, il dato veramente significativo, è rappresentato dal contesto in cui è stato arpionato questo secondo posto. Il Red Bull Ring è da sempre feudo Ducati, che non a caso, nella miglior stagione della sua storia, ha dominato la scena come mai aveva fatto in passato. Eppure Quartararo si è messo alle spalle quasi tutte le moto di Borgo Panigale a eccezione di quella marchiata dal numero 63, schivando quello che avrebbe potuto essere un dolorosissimo montante.

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In Austria le Desmosedici avrebbero potuto rappresentare un “mucchio selvaggio” in grado di saturare i quartieri nobili della classifica, spingendo Fabio lontano dalle posizioni che contano, con conseguente emorragia in termini di punti. Invece il Diavolo si è incuneato tra le Rosse (nel senso più letterale del termine visto il modo in cui ha sorpassato Jack Miller), raggiungendo un piazzamento utile per tramutare il GP odierno in una tappa a lui favorevole.

A conti fatti, nella corsa al Mondiale il Gran Premio d’Austria non fa altro che ribadire lo status quo. Bagnaia ha per le mani la moto migliore del lotto ed è in grado di sfruttarla meglio di chiunque altro. Se non sbaglia, è difficilmente battibile. Proprio per questo il risultato dice matematicamente bene a Quartararo, ma suggerisce come non possa comunque permettersi di correre “da ragioniere”. Per arpionare la piazza d’onore ha dovuto disputare uno dei migliori GP della carriera, inventandosi un sorpasso su Miller in un punto impossibile.

La lotta è aperta e, con ogni probabilità, a spostare gli equilibri sarà il prossimo errore dell’uno o dell’altro. Sbagliasse Pecco, allora sarebbe la pietra tombale sulle sue chance iridate. Fosse invece El Diablo a commettere un passo falso, l’inerzia del campionato farebbe inversione a U, smettendo di essere indirizzata verso la Costa Azzurra per dirigersi verso il Piemonte.

Foto: MotoGPpress.com

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