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MotoGP, Francesco Bagnaia vuole continuare a sognare. Vincere a Spielberg significherebbe riaprire il Mondiale

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C’è grande attesa attorno al Gran Premio d’Austria di MotoGP, tredicesimo dei venti atti di un Mondiale che potrebbe essere ben più aperto di quanto non sembrasse al giro di boa della stagione. L’errore commesso da Fabio Quartararo in Olanda non ha compromesso solo la prova di fine giugno, bensì anche quella britannica di inizio agosto. El Diablo, costretto a effettuare una fiscale long lap penalty a Silverstone per i fatti di Assen, ha sforzato esageratamente gli pneumatici nelle fasi iniziali, chiudendo alfine solo ottavo. Al contrario, un convincente Francesco Bagnaia ha ottenuto una vittoria insperata tutt’altro che scontata, rilanciando la propria candidatura iridata.

Quartararo è sempre al comando della classifica generale con 22 punti di vantaggio sul coriaceo Aleix Espargarò. Cionondimeno, l’avversario principale del transalpino appare essere proprio Bagnaia, riportatosi a 49 lunghezze dopo essere sprofondato a -81 dopo la caduta in Germania. Pecco può contare su una Ducati indiscutibilmente superiore alla Yamaha e a Spielberg avrà l’opportunità di ridurre ulteriormente il ritardo dal francese, in quanto la pista austriaca è storicamente amica della Casa di Borgo Panigale, che vi ha trionfato 6 volte nelle ultime 8 gare disputate!

Il tracciato avrà però nuovi connotati. Nel 2020 il disegno della Remus Kurve, ovverosia il tornante collocato al termine del secondo rettilineo, ha suscitato grosse perplessità in merito alla sicurezza, quando Franco Morbidelli e Johann Zarco si toccarono a oltre 200 km/h nel percorrere la leggera piega verso sinistra che porta(va) alla secca curva in salita. Le loro moto scosse, totalmente prive di controllo, tagliarono perpendicolarmente la pista proprio alla Remus, sfiorando sia Valentino Rossi che Maverick Viñales, i quali stavano transitando proprio in quel momento.

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Fossero passati un attimo prima o un attimo dopo, il Dottore e Top Gun sarebbero stati centrati in pieno, patendo tremende conseguenze. Pertanto si è deciso di agire, progettando una modifica che è stata completata negli ultimi mesi. La suddetta piega verso sinistra, dove Zarco e Morbidelli ebbero il loro contatto, è stata tramutata in una chicane. Il destra-sinistra è stato edificato proprio per spezzare il secondo rettifilo. La F1 ha usato ancora il vecchio lay-out, poiché il cambiamento è stato pensato esclusivamente per le moto. Avrà qualche genere d’impatto sui valori in campo abituali in terra austriaca dove, dal 2016 in poi, ha vinto solo Ducati con un paio di inserimenti di Ktm? Lo scopriremo nei prossimi giorni, durante i quali il Motomondiale 2022 potrebbe essere definitivamente riaperto.

Da tempo è evidente come il pacchetto Bagnaia-Ducati sia l’unico in grado di battere il tandem Quartararo-Yamaha sulla prestazione pura. Il tutto senza mancare di rispetto all’accoppiata Espargarò-Aprilia, entrambi autori di una stagione sensazionale e ben al di sopra delle aspettative, ma che per una ragione o per un’altra si trovano sovente un passo indietro rispetto al El Diablo e la Casa di Iwata.

Un altro dei temi forti del GP d’Austria sarà il confronto diretto tra Enea Bastianini e Jorge Martin, in quanto quella di Spielberg dovrebbe essere l’ultima gara prima della decisione di Borgo Panigale in merito a chi affiancare a Bagnaia nel Factory Team 2023. Le quotazioni dello spagnolo sembravano in decisa ascesa, ma l’esito del GP di Gran Bretagna ha cambiato le carte in tavola, rimettendo tutto in discussione.

MONDIALE MOTOGP (12 GP SU 20)
180 – QUARTARARO Fabio (FRA) [Yamaha]
158 – ESPARGARO’ Aleix (ESP) [Aprilia]
131 – BAGNAIA Francesco (ITA) [Ducati]
118 – BASTIANINI Enea (ITA) [Ducati Gresini]
114 – ZARCO Johann (FRA) [Ducati Pramac]
107 – MILLER Jack (AUS) [Ducati]
98 – BINDER Brad (RSA) [Ktm]
84 – RINS Alex (ESP) [Suzuki]
82 – VIÑALES Maverick (ESP) [Aprilia]
81 – OLIVEIRA Miguel (POR) [Ktm]

Foto: MotoGPpress.com

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