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MotoGP, l’Aprilia è ormai una realtà. E Maverick Vinales è il top-rider che serviva

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Laddove un anno fa coglieva il suo primo podio in MotoGP, l’Aprilia oggi ha apposto un’altra tacca importante nella propria storia recente. Il Gran Premio di Gran Bretagna, dodicesimo appuntamento della stagione, ha riproposto per l’ennesima volta la Casa di Noale sugli scudi. Ok, il successo è andato a Francesco “Pecco” Bagnaia, ma il secondo posto finale di Maverick Vinales assume un valore indicibile.

In una domenica in cui Aleix Espargarò era ampiamente provato dalla rovinosa caduta della quale ieri si era protagonista nel corso della FP4, la vittoria è stata comunque sfiorata e il fratello di Pol ha ampiamente limitato i danni nei confronti di Fabio Quartararo, che lo ha preceduto sul traguardo. Battaglia finale tra i due, come accaduto tra Maverick Vinales e “Pecco” Bagnaia.

Lo spagnolo ce l’ha messa tutta, ha recuperato il gap nei confronti del ducatista (dopo aver saltato numerosi rivali) e ha anche tentato l’attacco finale al Complex. Il torinese ha gestito con sapienza il momento, ha ripreso immediatamente la vetta e ha concluso con il secondo successo consecutivo. Maverick Vinales, da par suo, ha chiuso festeggiando il secondo posto che, nel suo caso, assomiglia molto a una liberazione dopo un lunghissimo percorso per conoscere la moto nel migliore dei modi.

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Aveva chiesto tempo, ma è stato di parola. Il catalano, infatti, è salito sulla Aprilia solamente un anno fa, e ora è pronto a lottare il successo. Merito suo, certo, ma anche di una moto, e di un team, che ormai sono da considerare certezze anche nella classe regina. La RS-GP può vincere in ogni occasione e su ogni tipo di tracciato. La spinta dell’ex pilota di Yamaha e Suzuki era quel che mancava per il definitivo salto di qualità, assieme alla migliore stagione in carriera di Aleix Espargarò. Mancano ancora 8 gare e, senza ombra di dubbio, sognare non costa nulla…

Foto: LaPresse

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