MotoGP
MotoGP, nelle libere di Silverstone brilla il trio Quartararo, Aprilia, Suzuki. Ducati è un punto interrogativo
La prima giornata di prove libere del Gran Premio di Gran Bretagna è andata in archivio senza grosse sorprese, eccezion fatta per le difficoltà di Francesco Bagnaia, limitatosi a un paio di lampi mattutini. Altri centauri sono invece apparsi decisamente convincenti, a cominciare dal leader del campionato Fabio Quartararo. Il francese, che domenica dovrà scontare una long lap penalty nelle fasi iniziali del GP, è apparso determinato a lasciarsi alle spalle la “stecca” di Assen. El Diablo ha tenuto un ritmo solido e ha inciso sul giro secco, ribadendo con i fatti di trovarsi a meraviglia a Silverstone, contesto che già in passato gli ha regalato grandi soddisfazioni.
Il medesimo discorso può essere applicato per ogni alfiere di Aprilia e Suzuki, le quali hanno frequentato costantemente i quartieri nobili delle classifiche. In seno alla Casa di Noale, Aleix Espargarò è il solito martello, mentre Maverick Viñales ha ricominciato esattamente da dove aveva chiuso, ovvero dalle posizioni che contano. Come Quartararo, anche Top Gun gradisce Silverstone e ambisce a lottare per il podio, soprattutto se dovesse graffiare in qualifica, guadagnandosi un’ottima posizione di partenza. Spostando lo sguardo sulla Casa di Hamamatsu, il tracciato britannico ha sovente esaltato le GSX-RR. Sarebbe bello se Suzuki conquistasse quantomeno un ultimo successo prima di abbandonare la MotoGP. Al riguardo, una delle migliori occasioni potrebbe presentarsi proprio domenica. Alex Rins e Joan Mir, entrambi destinati a montare in sella a una Honda nel 2023, hanno destato un’ottima impressione.
Invece chi ha sollevato qualche dubbio è Ducati, in particolare dopo la sessione pomeridiana. Tra gli uomini di Borgo Panigale, il più competitivo è indubbiamente Johann Zarco, che vive la paradossale situazione di essere terzo nel Mondiale nell’indifferenza generale. L’esperto francese è riuscito a tirare fuori il massimo da una moto più indecifrabile del solito. Intendiamoci, le Desmosedici non sono certo in crisi, ma per una volta non recitano la parte delle lepri, bensì delle inseguitrici. Viene da chiedersi se le temperature basse non abbiano giocato un brutto scherzo ad alcuni piloti, incapaci di trovare il giusto feeling con gli pneumatici.
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Il riferimento, neppure troppo velato, è a Francesco Bagnaia. Pecco ha firmato solo un paio di giri buoni in mattinata, facendo pensare di essere in controllo e di voler spingere solo se necessario. Invece nel pomeriggio il venticinquenne piemontese è risultato impalpabile, chiudendo addirittura fuori dalla top-ten provvisoria. C’è ancora tempo per trovare il set-up corretto e raddrizzare la situazione, ma di certo l’inizio è più complicato del previsto. Al contrario si sono visti segnali di vita da parte di Enea Bastianini, il quale ha suscitato interesse per aver usato, così come Jorge Martin, delle curiose alette sul codone della moto. Il weekend è ancora giovane, è molto presto per parlare di ripresa, ma quantomeno c’è un miglioramento rispetto alla Bestia abulica di giugno.
In generale nel venerdì di Silverstone ha brillato chi è dotato un certo pedigree su questa pista. Quartararo, Rins, Viñales, Espargarò. Tutti vantano “titoli nobiliari” da queste parti. Vedremo se anche Bagnaia sarà in grado di guadagnarseli nei prossimi giorni. I metereologi annunciano un innalzamento delle temperature tra domani e dopodomani. Se il problema è legato alla mancanza di fiducia e di buone sensazioni, il caldo e il conseguente cambiamento di grip potrebbero aiutarlo. Se invece le difficoltà risiedono altrove, bisognerà rimboccarsi le maniche per risolverle perché i rivali per il titolo hanno ricominciato a spron battuto.
Foto: MotoGPpress.com