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Nuoto
Nuoto, risultati batterie 11 agosto: Quadarella, Razzetti e le staffette 4×200 sl in Finale, bene Ceccon e Martinenghi
Prima giornata di batterie che è andata in archivio nella piscina degli Europei 2022 di nuoto a Roma. La specialità delle corsie ha dato il via alle danze alla rassegna continentale del Foro Italico e sono stati tanti gli azzurri presenti sul blocchetto di partenza a caccia di soddisfazioni.
Nei 50 delfino uomini Piero Codia (23.28, 4° nell’overall) e Thomas Ceccon (23.38, 5° nell’overall) hanno staccato il biglietto per le semifinali. Bene il classe ’89 nativo di Trieste che ha nuotato un tempo non troppo lontano dal suo personale di 23.21, mentre per Ceccon una gara in tranquillità e in gestione per via di una settimana ricca di impegni, tenendo conto che i suoi 100 dorso saranno sul finire della competizione. Il miglior tempo delle heat è stato dell’olandese Nyls Korstanje (22.90) a precedere il francese Maxime Grousset (23.20) e il portoghese Diogo Matos (23.24). Più indietro gli altri due azzurri presenti: Lorenzo Gargani (23.79, 19°) e Matteo Rivolta (23.98, 29°).
Buone le indicazioni nei 100 stile libero donne con Silvia Di Pietro che in 54.54 si è andata a prendere il quarto tempo nell’overall preceduta dalla francese Charlotte Bonnet (53.92), dall’olandese Marrit Steenbergen (54.22) e dalla slovena Janja Segel (54.40). Selezione interna per le azzurre e migliori due in semifinale sulla base dei crono della top-16. Oltre a Di Pietro, Chiara Tarantino ha centro il target in 54.94 (settimo tempo del computo complessivo), mentre nulla da fare per Sofia Morini (55.21, 10ma) e Costanza Cocconcelli (55.25, 11ma). Ottime indicazioni in ottica 4×100 sl per l’Italia, che potrebbe anche giocarsi una medaglia.
Tutto facile per Alberto Razzetti e Pier Andrea Matteazzi, qualificati con il crono di 4:17.21 (terzo) e di 4:17.36 (quinto) nei 400 misti. Il migliore della batterie è stato l’ungherese David Verraszto (4:15.52) e nel pomeriggio sarà lui il vero rivale degli azzurri, oltre allo spagnolo Joan Luis Pons Ramon (4:16.17) e all’altro magiaro Hubert Kos (4:17.22). Convincente Margherita Panziera nei 200 dorso donne: miglior tempo della veneta in 2:09.27, in totale gestione e senza mettere le gambe, come si suol dire in gergo. Alle sue spalle troviamo il duo magiaro composto da Dora Molnar (2:09.53) e da Eszter Szano Feltothy (2:10.17). Accesso alla semifinale centrato anche da Federica Toma (2:13.00, 14ma), che per entrare in Finale dovrà replicare quanto fatto vedere agli Assoluti estivi di Ostia.
Ottimi segnali dagli azzurri nelle batterie dei 100 rana uomini, con il campione del mondo Nicolò Martinenghi il migliore in 59.08 davanti all’olandese Arno Kamminga (59.32) e all’altro italiano Federico Poggio. Non è al 100% Tete, ma si vorrà dare quel che si ha per regalare al Bel Paese il meglio possibile. Nella selezione interna esclusi Simone Cerasuolo (1:00.51, sesto) e Andrea Castello (1:00.72, nono). Di sicuro, il rivale di Martinenghi sarà Kamminga, visto che parliamo dell’argento olimpico e mondiale della distanza.
Simona Quadarella andava in cerca un po’ di risposte sulla sua condizione e le ha trovate con il miglior tempo di accesso alla Finale degli 800 stile libero in 8:23.46. Una prova impostata su un buon ritmo dall’italiana che, nella sua Roma, ci tiene a far bene e poi l’abbraccio in mix-zone con Alessia Filippi (oro e bronzo nei 1500 e 800 sl dei Mondiali 2009) è stato qualcosa di molto emozionante per lei. Un atto conclusivo nel quale le rivali per l’oro dovrebbero essere la tedesca Isabel Marie Gose (8:30.01) e la turca Merve Tuncel (8:31.12), con Martina Rita Caramignoli a staccare il biglietto con il quarto crono di 8:33.25.
A conclusione in Finale saranno anche le staffette 4×200 sl italiane: gli uomini (Filippo Megli, Matteo Ciampi, Gabriele Detti e Lorenzo Galossi) hanno ottenuto il miglior riscontro di 7:09.03, mentre le ragazze (Alice Mizzau, Linda Caponi, Noemi Cesarano e Antonietta Cesarano) sono entrate nell’atto conclusivo con il terzo crono di 8:05.24. In vetta all’overall, in questo caso, è stata l’Ungheria in 8:01.25.
Foto: LaPresse