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Nuoto
Nuoto, Europei 2022: vedremo a Roma il vero Alessandro Miressi?
Alessandro Miressi è uno degli atleti azzurri più attesi al Campionato Europeo di Roma 2022. In Europa si è preso soddisfazioni enormi, all’Europeo di Glasgow ottenne il suo primo successo che probabilmente per lui è ancora il più bello, l’oro nei 100 stile libero e a Roma, davanti al pubblico amico, vorrebbe chiudere il cerchio.
L’assenza degli avversari di sempre, i russi, in particolare Kliment Kolesnikov, pone il longilineo azzurro in cima alle liste dei favoriti assieme all’astro nascente del nuoto mondiale, il rumeno David Popovici che si è laureato campione del mondo nei 100 e nei 200 stile libero a Budapest e si è confermato su altissimi livelli all’Europeo di casa ad Otopeni. Le due medaglie olimpiche hanno impreziosito una prima parte di carriera brillante del torinese che però non si accontenta, vuole il massimo e sa di avere le qualità per poterlo ottenere.
Il broncio di Budapest, alleviato solo nel finale con l’oro della staffetta mista maschile, è un brutto ricordo. Si aspettava di più da se stesso e da una preparazione mirata solo in parte al primo grande appuntamento della stagione. La scelta, chiara, fin dall’inizio, era essere al meglio a Roma e con un fisico come il suo, che supera i due metri di lunghezza, la condizione atletica va gestita e pensare di poterla mantenere al massimo per due mesi è molto rischioso.
Ci ha provato, Miressi, a farsi trovare pronto anche a Budapest ma braccia e gambe non giravano a dovere e a quel punto si è trovato a dover giocare in difesa, dimostrandosi bravo anche in quel ruolo perché il suo apporto alle staffette lo ha dato e, dopo qualche difficoltà in avvio che forse è costata alla staffetta il gradino più alto del podio (o forse solo qualcosa di meglio del bronzo) qualche segnale positivo lo ha lanciato.
Se Popovici sarà al cento per cento, per batterlo servirà il miglior Miressi di sempre e forse non potrà bastare perché a Budapest il rumeno ha dimostrato di poter dare l’assalto addirittura al record del mondo ma attenzione perché quando è in condizione e quando tutto gira alla perfezione, il torinese ha insegnato che non è semplice mettergli la mano davanti. L’impressione è che nei 100 stile libero si possa assistere ad uno dei duelli più interessanti dell’intera manifestazione, con il possibile inserimento di altri protagonisti annunciati.
Tra questi il francese Maxime Grousset che ha avuto grande continuità nelle ultime due stagioni: quarto a Tokyo e secondo a Budapest, pronto anche lui a spiccare il volo, il serbo Barna, rimasto fuori dalla finale per un soffio, l’ungherese Nemeth, sesto a Budapest e capace di eliminare Lorenzo Zazzeri (altro potenziale protagonista a Roma) dalla finale con lo spareggio e il britannico Burras, anche lui protagonista nella finale iridata.
Foto. LaPresse