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Nuoto, l’unicità di Thomas Ceccon: il più versatile che l’Italia abbia mai avuto

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Una settimana da record per l’Italia del nuoto e Thomas Ceccon. La Nazionale guidata da Cesare Butini ha raccolto qualcosa di incredibile: 13 ori, 13 argenti e 9 bronzi e un totale di 35 medaglie. Record suggellati dal primato nel medagliere della competizione, cosa che non era mai accaduta.

Indubbiamente le assenze della Russia e della Bielorussia e le defezioni importanti in alcune squadre come Inghilterra e Francia hanno inciso, ma inquadrando il tutto in una chiave cronometrica, la bontà delle prestazioni degli azzurri possono fugare i dubbi sulla consistenza del risultato in sè.

In questo contesto Ceccon è stato incredibile:  4 ori (50 farfalla, 100 dorso, 4×100 stile libero, 4×100 mista) e 2 argenti (50 dorso e 4×100 mista mixed). Sei medaglie attraverso cui il veneto è diventato il primo uomo della storia della rassegna continentale a vincere titoli nel dorso, nella farfalla e nello stile libero, per di più su distanze dove i nostri portacolori mai si erano imposti a livello europeo, ovvero i 50 delfino e i 100 dorso.

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Per questo, lo si può ritenere il nuotatore più versatile della storia del nuoto italiano, con ancora dei margini di miglioramento nelle sue specialità. Non è un caso che in un anno, dal punto di vista cronometrico, sono stati incredibili i passi in avanti e le affermazioni a Roma sono significative perché ottenute in un momento di forma non scintillante.

Thomas, infatti, aveva deciso di preparare i Mondiali, mentre gli Europei sarebbero stati una sorta di “faccio quello che posso”. Nonostante ciò sono arrivati tempi rilevanti, come anche quel 24.40 dei 50 dorso (record italiano), amaro per l’argento. Nello stesso tempo il 52.21 è di pregevole fattura, nell’atto conclusivo dei 100 dorso, a conferma di uno status prestativo eccezionale. Un campione su cui l’Italia può puntare in vista di Parigi 2024.

Foto: LaPresse

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