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Nuoto, Nicolò Martinenghi all’esame Adam Peaty. Il britannico non è al meglio ma a Roma ci sarà

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AGGIORNAMENTO 11.52: ADAM PEATY ASSENTE NEGLI EUROPEI 2022 A ROMA

Si riparte, forse alla pari. Quello che ormai è diventato un duello ad altissimi livelli torna a riproporsi alla piscina del Foro Italico con in palio un paio (se ci si mettono anche le staffette miste diventano quattro) titoli continentali. Da una parte Nicolò Martinenghi, sulla carta migliore di sempre, reduce dal suo primo titolo mondiale a Budapest nei 100 rana ed in piena risalita, verso l’apice di una carriera che può riservare ancora tante soddisfazioni, dall’altra il re della rana, Adam Peaty, che ha già vinto tutto più volte, e che al meglio della condizione ha creato un gap incolmabile tra sé e tutti gli altri.

Peaty, però, arriva a questo appuntamento non certo al meglio. Allo stacco deciso post Olimpiadi con le apparizioni televisive programmate da tempo, ha fatto seguito un infortunio che di fatto ha condizionato la stagione del fenomeno britannico che ha saltato i Mondiali (ma difficilmente li avrebbe disputati anche se fosse stato bene), è arrivato ai Giochi del Commonwealth, suo vero obiettivo stagionale, non al meglio ma comunque in condizione sufficiente per portare a casa l’oro dei 50 rana e che proprio sulla gara più breve potrà concentrare le sue ambizioni romane, visto che sui 100 è apparso un po’ troppo lontano dai suoi standard per sperare di tornare sul gradino più alto del podio.

La sfida vera, dunque, potrebbe concentrarsi sulla gara più corta, dove Martinenghi ha un conto aperto perché l’argento di Budapest è una piccola ferita aperta che non gli ha permesso di completare il Mondiale perfetto ed andarsi a prendere un oro con Peaty in vasca sarebbe un buon modo per rimarginarla.

Sui 100, invece, il miglior Martinenghi oggi è superiore al britannico, di cui però non ci si può fidare fino in fondo. Capire se gli basteranno i sei giorni che lo dividono dalla fine dei Giochi del Commonwealth alla prima gara di Roma per sistemare quello che non ha funzionato a Birmingham è difficile, l’impressione è che sulla resistenza Peaty paghi dazio, ma già il fatto che sia al via è un successo e darà a tutti i rivali, Martinenghi per primo, quella spinta in più che potrebbe servire per ottenere grandi risultati.

Foto: LaPresse

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