Nuoto
Nuoto, pagelle Europei 2022: Pizzini oltre i limiti, Scalia poteva fare di più, 4×100 sl roboante
Le pagelle della quarta giornata degli Europei di Roma
THOMAS CECCON 9 Uno stakanovista di qualità. scende in vasca tre volte ed è sempre super. Nelle batterie e nella semifinale dei 50 dorso conferma che può essere protagonista ad altissimo livello anche in questa specialità e poi fa la differenza nella seconda frazione della 4×100. E’ lui che opera lo strappo decisivo e che merita il titolo di MVP, anche se non è il migliore a livello di crono.
ALESSANDRO MIRESSI 7.5 Parte fortissimo, mette all’angolo tutti i rivali, poi soffre nel finale e subisce il ritorno di Grousset che va talmente forte da indurre il compagno all’errore. Un altro 47″76 di qualità per il torinese che si mette al collo la terza medaglia dell’Europeo e non è finita qui.
LORENZO ZAZZERI 8 Ceccon gli regala un vantaggio rassicurante e lui ne fa tesoro incrementandolo con una frazione di alta qualità che spegne le speranze di chi rincorre. E’ in forma e da domani si potrà scatenare nella sua gara preferita con già una medaglia d’oro al collo.
MANUEL FRIGO 8.5 Il tempo migliore. Può fare gara solitaria, senza pressioni e chiude con un fantastico 47″26 che mette la ciliegina su una torta buonissima.
MATTEO RIVOLTA 7 L’obiettivo era esserci in un’altra finale importante in vasca lunga. Lui c’è stato e ci ha provato ma il 51″6 è il tempo che ha nelle gambe e nelle braccia oggi. Un applauso per la determinazione e la caparbietà: è comunque sesto in Europa.
SILVIA SCALIA 8 Prima medaglia importante per la dorsista che aveva sperato di poter vincere l’oro dopo le semifinali ma oggi la francese Pigree è stata troppo forte per lei. Ci sarebbe voluto un nuovo record italiano per prendere il primo posto ma già si era migliorata sensibilmente ieri. Il percorso di crescita prosegue e l’emozione del grido del Foro Italico resterà per sempre.
MARCO DE TULLIO 8 Personale e prima finale importante nei 200 stile libero, in attesa dei “suoi” 400. Non male per il pugliese che ha impostato una gara di rincorsa dando il meglio nella seconda parte. Una tattica che ha pagato.
STEFANO DI COLA 7.5 Anche lui migliora il personale in una semifinale velocissima lanciata da un Popovici inarrestabile. La condizione c’è, difficile aspirare ad una medaglia ma ci sarà modo per essere protagonista.
ELENA DI LIDDO 5 Non ha mai trovato la condizione migliore in questa stagione e oggi, dopo una prima parte promettente, è crollata nel finale, perdendo la possibilità di conquistare la sua terza finale europea.
ILARIA BIANCHI 8 La quinta finale consecutiva arriva dopo una stagione di sofferenze, di risultati che non arrivavano, di rabbia repressa. Trova il tempo giusto al momento giusto, torna ad accarezzare un sub 58″ a un anno dai Giochi Olimpici e domani si divertirà.
MICHELE LAMBERTI 7.5 Conquista la prima finale individuale ad un Europeo in corta con due prove di sostanza nei 50 dorso finendo sempre alle spalle di Ceccon ma eliminando un rivale temibile come Lorenzo Mora. Senza fare troppo rumore cresce, un gradino per volta, anche in vasca da 50 metri.
FRANCESCA FANGIO 7 La finale c’è e va bene ma sembra faticare a mettere in fila tre 200 rana di qualità nel giro di due giorni. In mattinata impressione per la tranquillità con cui vince la sua batteria, al pomeriggio forza il passaggio, forse alla ricerca del record italiano e poi cala tanto nel finale, senza mai comunque mettere a rischio il passaggio in finale. Domani serve un’altra tattica, la sua.
MARTINA CARRARO 8.5 Non male per una atleta che non aveva preparato a fondo l’Europeo. Gestione perfetta, condizione atletica invidiabile, tanto cuore ed esce la gara quasi perfetta con il personale e una finale conquistata in una specialità che aveva sempre snobbato. E domani ci si diverte, qualsiasi cosa accada.
LUCA PIZZINI 10 Commovente. Sembrava al capolinea della carriera dopo i tanti problemi fisici che hanno caratterizzato le ultime tre stagioni e invece l’allievo di Matteo Giunta non ha mai smesso di crederci ed è andato a prendersi il terzo bronzo europeo nella stessa specialità. L’Italia ritrova il suo portacolori in una gara che non ha riservato soddisfazioni nelle ultime stagioni. Merita un’ovazione e il massimo dei voti.
Foto LaPresse