Nuoto
Nuoto, risultati 17 agosto: ITALIA PADRONA! Ori Ceccon e 4×100 mista, pioggia di podi e apoteosi storica nel medagliere!
Una giornata storica. Il Foro Italico si è tramutato nello Stadio Olimpico di Roma in quest’ultimo giorno di gare degli Europei di nuoto in corsia e gli azzurri non hanno tradito le attese ottenendo ben sette medaglie: due ori, quattro argenti e un bronzo. Una pioggia di metalli, sublimata dalla vittoria storica della competizione nel medagliere in maniera netta: 35 podi totali, di cui 13 ori, 13 argenti e 9 bronzi. Semplicemente stellare!
50 stile libero uomini – Pronti via e Leonardo Deplano ha letteralmente divorato l’acqua, andandosi a prendere un argento dall’altissimo coefficiente visto il crono di 21.60 e il personale precedente sbriciolato di 21.73 in semifinale. Ha tremato il campione del mondo, Ben Proud, che per soli 2 centesimi si è imposto in 21.58. Il podio è stato completato dal greco Kristian Gkolomeev in 21.75. Ha terminato in sesta posizione uno stanco Lorenzo Zazzeri (21.90), lontano dalla miglior forma per le tante gare affrontate.
50 rana donne – Lo si temeva e così è stato: Ruta Meilutyte è la più forte in questa specialità. Nell’unica vasca la grande potenza della lituana si era espressa ai Mondiali e si confermata a Roma con il crono di 29.59, bravissima però Benedetta Pilato a tirar fuori il meglio che poteva rispetto a una preparazione votata maggiormente alla distanza olimpica, ovvero i 100 rana. Per la pugliese 29.71 davanti alla britannica Imogen Clark (30.31). Solo quarta Arianna Castiglioni, autrice di un anonimo per lei tempo di 30.43.
100 dorso uomini – Thomas Ceccon è il signore di questa specialità e l’ha voluto dimostrare anche in questo caso. La condizione non era scintillante come a Budapest, ma l’azzurro è riuscito a trovare le risorse per piegare con il tempo di 52.21 un fortissimo Apostolos Christou (52.24), già a segno nei 50 dorso. In quella circostanza erano stati quattro i centesimi a sorridere all’ellenico, mentre in questo atto conclusivo 0.03 hanno fatto alzare le braccia al cielo al veneto. Podio completato dal francese Yohann Ndoye Brouard (52.92).
200 farfalla donne – Di grinta e di determinazione Ilaria Cusinato si è andata a prendere il bronzo con il crono di 2:07.77, migliorando il proprio personale di 2:08.78. L’oro è andato alla classe 2006 bosniaca, Lana Pudar, in 2:06.81 davanti alla danese Helena Rosendahl Bach (2:07.30) e l’azzurra.
200 misti uomini – Coraggioso Alberto Razzetti nella gara dell’alternarsi degli stili. Il serbatoio era quasi vuoto, ma l’argento in 1:57.82 è stato degno di un grande atleta, dopo l’oro nei 400 misti e il bronzo nei 200 delfino a Roma. L’oro è stato vinto dall’ungherese Hubert Kos (1:57.72), mentre il bronzo è andato al portoghese Gabriel Jose Lopes (1:58.34).
400 stile libero donne – Encomiabile la prestazione di Simona Quadarella. Ci ha provato fino alla fine l’azzurra, in una gara non nelle sue corde, a centrare l’oro. Una rimonta che non è riuscita a completarsi per le qualità della tedesca Isabel Marie Gose (4:04.13), con la romana seconda in 4:04.77. Il bronzo è stato conquistato dall’ungherese Ajna Kesely (4:08.00), sesto posto per l’altra italiana Antonietta Cesarano (4:10.19)
400 stile libero uomini – Poco da fare per i due azzurri Lorenzo Galossi e Gabriele Detti, rispettivamente quinto e settimo coi crono di 3:46.94 e di 3:47.34. Una prova che ha sorriso alla Germania con Lukas Maertens a segno in 3:42.50 (record dei campionati) ed Henning Muehlleitner bronzo in 3:44.53. Si è tinto d’argento lo svizzero Antonio Djakovic in 3:43.93, replicando il secondo posto dei 200 sl.
4×100 mista donne – Un quarto posto amaro per le azzurre in questa prova. Margherita Panziera (59.78), Benedetta Pilato (1:05.65), Ilaria Bianchi (58.37) e Silvia Di Pietro (53.43) sono giunte ai piedi del podio in 3:57.23 nella prova vinta dalla Svezia in 3:55.25 davanti alla Francia (3:56.36) e all’Olanda (3:57.01).
4×100 mista uomini – Un autentico dominio del Bel Paese. La compagine campione del mondo si è andata a prendere il titolo europeo con il tempo di 3:28.46 (record dei campionati) a precedere la Francia (3:32.50) e l’Austria (3:33.28). Ad aprire è stato Thomas Ceccon (52.82) nel dorso, a scavare il solco ci ha pensato Nicolò Martinenghi nella rana (57.72), a gestire il margine di vantaggio a farfalla Matteo Rivolta (50.75) e a chiudere con una frazione a stile libero devastante Alessandro Miressi (47.17). Chapeau.
Foto: LaPresse