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Nuoto, Thomas Ceccon e la voglia di strabiliare ancora. Favorito n.1 nei 100 dorso, il record del mondo tremerà ancora?

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Vincere è complicato, confermarsi lo è di più. Thomas Ceccon non potrà più godere della comoda confort zone dell’underdog, ovvero di colui che senza i favori del pronostico stupisce e fa saltare il banco. A Budapest (Ungheria), il veneto nei 100 dorso non si è limitato a far saltare, ma a sbriciolare tutto quello che gli era attorno.

L’oro mondiale con il record del pianeta in 51.60 è qualcosa che ancora fa venire i brividi a raccontarlo. Un passaggio ai 50 metri di 25.14 e una seconda vasca letteralmente volata in 26.46 hanno portato a qualcosa di incredibile. E ora per Thomas verrà il difficile perché sarà il favorito numero uno agli Europei 2022, o per meglio dire “Wanted, il ricercato più ambito dai cacciatori di taglia della piscina continentale e mondiale.

Ne è ben consapevole Ceccon che, con il suo tecnico Alberto Burlina, ha lavorato per mantenere la forma in vista della rassegna continentale del Foro Italico (11-17 agosto). Non facile tirarla così a lungo, ma a Roma l’azzurro vorrà prendersi la scena e cercare di regalare spettacolo in un anno nel quale si pensava che ci sarebbero state più difficoltà. Il Covid preso in una fase cruciale della preparazione aveva fatto temere che i risultati non sarebbero stati eccellenti per l’ammissione stessa dell’atleta di fare tanta fatica a ritrovare la nuotata.

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Il nemico invisibile è qualcosa che lascia il segno e Thomas ha dovuto vincere, ancor prima della lotta contro i rivali di corsia, la sfida con se stesso. Tutto messo alle spalle nella magica Duna Arena, con primati italiani a pioggia nei 50 delfino e la progressione spettacolare dei 100 dorso: in semifinale, fermandosi gli ultimi 10 metri, 52.12 (16ma prestazione alltime a livello mondiale e nuovo record italiano, migliorando il suo primato precedente di 52.30 alle Olimpiadi di Tokyo). E poi nell’atto conclusivo si sa cosa sia arrivato e con quale tempo.

A Budapest ha dato prova anche di una certa continuità, capace di scendere nuovamente al di sotto dei 52″ nella frazione d’apertura della 4×100 mista d’oro (storico) in 51.93. L’azzurro è diventato così, con l’americano Ryan Murphy, l’atleta ad aver nuotato più di una volta un crono da 51″ nei 100 dorso.

I segnali sono stati buoni in avvicinamento alla competizione continentale, considerando anche il fatto che i rivali russi non ci saranno per le note vicende legate al conflitto bellico in Ucraina, tuttavia Kliment Kolesnikov e soci nelle loro competizioni interne sono rimasti distanti dal crono dell’azzurro. Si dovranno tenere d’occhio il greco Apostolos Christou, la coppia francese formata da Yohann Ndoye Brouard e da Mewen Tomas, senza sottovalutare il classe 2004 polacco Ksawery Masiuk. Tutti atleti da 52″ e per non correre rischi servirà abbattere nuovamente quella barriera..

Il primato personale nei 100 delfino (51.38, secondo tempo alltime in Italia), nuotati a Verona in una gara regionale, sta a dimostrare che la voglia di andar forte c’è ancora, tenuto conto del miglioramento di quasi un secondo dal suo personale precedente (52.36). Si ha ancora fame. Sarà possibile migliorare il 51.60? Difficile, ma con Thomas mai dire mai…

Foto: LaPresse

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