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Nuoto, Thomas Ceccon ha voluto zittire Apostolos Christou: “Non ho gradito la sua esultanza nei 50 dorso”

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Un risvolto pepato. Gli Europei di nuoto in corsie, ieri, si sono conclusi e per l’Italia è stato un vero e proprio trionfo: 13 ori e 35 podi totali, con conseguenze successo storico nel medagliere. Una selezione del Bel Paese trainata da un superbo Thomas Ceccon, straordinario con 4 ori (50 farfalla, 100 dorso, 4×100 stile libero, 4×100 mista) e 2 argenti (50 dorso e 4×100 mista mixed). Un bilancio da record dal momento che nessuno aveva mai ottenuto dei successi in diversi stili a livello continentale e nella stessa manifestazione come il nuotatore tricolore.

Una versatilità fuori dal comune quella di Thomas che, ai microfoni dei media al termine della manifestazione, ha anche ammesso che in questi Europei era giunto non con troppe aspettative perché il vero target erano i Mondiali, dove anche in quel caso ha fatto la storia, con un oro e un primato del mondo nei 100 dorso.

Ecco che, probabilmente, ad accendere l’animus del campione del veneto è stato l’entusiasmo del pubblico e poi quanto accaduto nei 50 dorso. Ha lasciato un po’ d’amaro in bocca quell’argento per soli 4 centesimi alle spalle del greco Apostolos Christou (24.36), con l’italiano a siglare anche il nuovo record italiano di 24.40. In particolare, Ceccon non ha digerito molto l’esultanza, a suo dire, smodata dell’ellenico.

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Ecco che l’occasione perfetta per rifarsi sono stati i 100 dorso e, un po’ per ripagare il greco con la stessa moneta, tre centesimi sono stati il vantaggio con cui Thomas (52.21) è riuscito a prendersi l’oro davanti a Christou (52.24). Un successo accompagnato da un gesto inequivocabile, ovvero il dito sulla bocca, per invitare al silenzio.

Ma con chi ce l’aveva l’azzurro? Alla stampa la rivelazione: “Non mi era andato giù che il greco avesse esultato così tanto anche per il rispetto degli avversari. Ha vinto, se lo è meritato nei 50, ma non mi è piaciuto quel modo di festeggiare. Quindi nei 100 dorso ho voluto farglielo capire con quel gesto perché prima di battermi, un attimo!“.

Foto: LaPresse

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