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Nuoto, Europei 2022. Le pagelle: Panziera e Martinenghi: storico bis! Paltrinieri: niente effetto sorpresa

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ALBERTO RAZZETTI 7.5: Una cosa Alberto Razzetti non doveva fare per non perdere l’argento, tenere la scia di Milak nella prima parte di gara. E’ rimasto lì, nella terra di nessuno, lontano da Milak e preda di chi inseguiva. Il rischio di crollare e scendere dal podio c’era ma il “Razzo” non alza bandiera bianca così facilmente ed è arrivata la seconda medaglia dell’Europeo e l’impressione è che possa non essere l’ultima perchè in semifinale dei 200 misti, pur senza esagerare, lascia capire che può essere grande protagonista domani.

GIACOMO CARINI 7: Si prende la seconda finale europea al termine di un anno in cui è stato protagonista a tutti i livelli, continentale e mondiale. Un quarto posto che conta tantissimo, ottenuto nel boato della folla del Foro Italico, nella fase forse piùà alta (finora) di una carriera che ha conosciuto momenti difficili.

SILVIA DI PIETRO 7.5: Va a poco più di un decimo da quella medaglia che avrebbe meritato per caparbietà e per resistenza alla fatica e alla tensione. Il suo Europeo non è ancora finito ma nei 50 stile si è vista forse la sua migliore versione.

NICOLO’ MARTINENGHI 9: Ecco perchè era arrabbiato quando ha saputo che Peaty non ci sarebbe stato. Voleva batterlo e, con il record italiano, lo avrebbe battuto nei 50. Partenza perfetta, nuotata efficace, arrivo al millimetro. Se non è la gara perfetta poco ci manca ed è il secondo oro individuale dell’Europeo. Va sempre sul podio, in tutte le grandi manifestazioni, dall’Europeo di Budapest in poi. Instancabile.

SIMONE CERASUOLO 8: Hai 19 anni e ti capitano gli Europei in casa. Prima batti il tuo titolatissimo collega di allenamenti per entrare in semifinale e poi vai a prenderti l’argento. Ti chiami Simone Cerasuolo, hai già fatto quello che altri ci mettono una vita a fare. Poco importa se non è stata una gara perfetta. C’è tempo per le gare perfette…

SARA FRANCESCHI 8: La migliore versione dell’Europeo la porta sul podio tanto agognato. Disputa una gara all’assalto perchè sa che negli ultimi 50 avrebbe avuto meno gas rispetto a quelche avversaria, Steenbergen su tutti che infatti la rimonta nella corsa all’argento. Non le resta che prendersi il bronzo e va benissimo così.

LORENZO ZAZZERI 7.5: Fa gara parallela con Deplano e va vicinissimo per due volte al personale. E’ arrivato il momento di andarsi a prendere una medaglia individuale.

LEONARDO DEPLANO 7.5: E’ al livello dei migliori ed ha un’altra, la più importante, occasione per dimostrarlo. Ha fatto un grande salto di qualità anche mentale e sarà utilissimo per la staffetta veloce.

BENEDETTA PILATO 7: Budapest non era stato un caso. Il lavoro sui 100, come da prassi, le ha tolto qualcosa nei 50 ma attenzione perchè la presenza di una Meilutyte così in palla non la taglia fuori dalla vittoria finale. C’è anche da difendere un record del mondo: è la missione più difficile ma non impossibile.

ARIANNA CASTIGLIONI 7: Scintillante al mattino quando vince il “derby” con Carraro e Angiolini per la semifinale dove appare un po’ ingolfata forse dopo la sfida senza quartiere del pomeriggio. Domani gareggia per salire sul podio.

GREGORIO PALTRINIERI 7: Non si arriccia il naso di certo davanti ad un argento frutto di una gara strana. Partito forte, si è spento progressivamente una volta raggiunto da Romanchuk che poi è andato a trionfare. Succede sempre più spesso nel mezzofondo che dopo il trionfo ci sia la delusione e viceversa. Stavolta è capitato a Paltrinieri di dover cedere alla lunga.

DOMENICO ACERENZA 6.5: Forse ha atteso troppo o forse semplicemente questo Joly non era alla sua portata oggi. Ha fatto la sua gara, nel finale ha accelerato ma Joly qualche energia l’0aveva preservata per respingere gli attacchi.

ILARIA CUSINATO 7: Non può essere al meglio e, pur senza incantare, va.a prendersi la seconda finale del suo Europeo. Domani ci può provare per il podio.

ANTONELLA CRISPINO 8: Una finale Europea non è roba da tutti i giorni. Una gara giudiziosa e con tanta verve per un risultato inaspettato e di alto livello.

PIER ANDREA MATTEAZZI 6.5: Sfiora il crono per entrare in finale. Non è pimpante come nel 400 misti che sente più sua come gara ma ci prova fino in fondo e stavolta non c’è il lieto fine.

MARGHERITA PANZIERA 9: Il dorso, in Europa, oggi è lei. Settima donna della storia a piazzare doppietta 100 e 200 dorso, prima donna di sempre a riusciurci, Panziera è entrata in una nuova dimensione: se ne deve convincere.

SILVIA SCALIA 7: Coraggiosa, anche per necessità e attitudine. Cerca di resistere nella vasca di ritorno ma le avversarie sono più forti.

THOMAS CECCON 7: Non è il vero Ceccon quella della semifinale. La stanchezza inizia a sentirsi e bisogna dosare le forze. Domani è un altro giorno.

MICHELE LAMBERTI 5: Semifinale da dimenticare per il figlio d’arte che non riesce a nuotare con l’efficacia mostrata lo scorso inverno.

STEFANO DI COLA 7: Frazione non indimenticabile come quella finale della 4×200 maschile ma in questo momento tanti accusano la stanchezza e lui probabilmente è fra questi.

MATTEO CIAMPI 6.5: Non riesce a fare la differenza in staffetta. Si mette al collo una medaglia continentale e riesce comunque ad essere protagonista.

ANTONIETTA CESARANO 8: L’Italia riprende confidenza con. i 200 stile e si affida a un gruppo giovane che ha in Antonietta Cersarano il suo leader. Bravissima a resistere nel finale ad un ritorno solo abbozzato di Olanda e Ungheria.

ALICE MIZZAU 8: Torna sul podio europeo ed è protagonista di una grande terza frazione. Dà sempre tutto quello che ha e oggi ha raccolto i frutti del suo impegno.

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