Nuovi sport alle Olimpiadi di Los Angeles 2028: l’Italia spera in karate, baseball e softball. E nel flag football…
Le Olimpiadi di Los Angeles 2028 sono lontane sei anni, ma c’è già qualcosa di importante che bolle in pentola. Alcuni sport sognano di essere inseriti nel programma a cinque cerchi ed è proprio in questo periodo che le rispettive Federazioni Internazionali si stanno mettendo al lavoro per convincere il CIO a ospitarli nella competizione sportiva più importante al mondo.
Nove Federazioni si sarebbero fatte avanti. I nove sport che ambiscono a un posto ai Giochi sono: cricket, break dance, baseball/softball, flag football, lacrosse, karate, kickboxing, squash, motorsport. Ma quali sono le speranze dell’Italia in queste discipline?
LE SPERANZE DELL’ITALIA NEI NUOVI SPORT ALLE OLIMPIADI 2028
KARATE – L’Italia ha conquistato due medaglie alle Olimpiadi di Tokyo 2020: l’oro di Luiga Busà nei 75 kg e il bronzo di Viviana Bottaro nel kata. Nel ranking mondiale spiccano il primo posto di Angelo Crescenzo tra i 70 kg e la seconda piazza di Silvia Semeraro tra le 68 kg. La scuola tricolore è tra le migliori al mondo ormai da decenni, anche se gli interpreti attuali non dovessero essere ancora ai massimi livelli tra sei anni c’è comunque il concreto auspicio di avere degli elementi al vertice in grado di fare saltare il banco.
FLAG FOOTBALL – L’Italia ha conquistato una splendida medaglia d’argento ai recenti World Games, la più importante competizione per gli sport non olimpici. Gli azzurri hanno tenuto testa agli USA in finale e a questo punto nulla vieta di sognare in grande. Questa disciplina è molto seguita in America (e i Giochi saranno a Los Angeles…), è considerata per alcuni aspetti propedeutica al football americano e coltiva legittimamente ambizioni a cinque cerchi. L’Italia ci spera…
BASEBALL/SOFTBALL – L’Italia avrebbe tutte le carte in regola per qualificarsi, soprattutto se si avrà la possibilità di investire su qualche paisà (come accade nel World Classic per gli uomini). A Tokyo era presente soltanto la formazione femminile dopo aver vinto gli Europei (titolo continentale non difeso la scorsa settimana), ma nell’eventualità di una presenza a Los Angeles 2028 si potrà sperare in un doppio pass. Salire sul podio appare comunque molto complicato considerando l’elevatissima concorrenza a livello internazionale.
CRICKET – Sembra lo sport favorito per entrare ai Giochi tra sei anni. Il motivo è chiaro: è una disciplina che gode di un bacino di miliardi di praticanti, diffusissima in Paesi emergenti come India e Pakistan, oltre che in Gran Bretagna e Australia. L’Italia ha vinto gli Europei nel 2013, ma si trattava di una kermesse oggettivamente di secondo piano, a cui i maestri britannici non si presentarono con i loro migliori elementi. Qualificarsi appare un’impresa vista la caratura delle altre Nazioni: approdare alle Olimpiadi sarebbe superlativo per le nostre Nazionali (infarcite di ragazzi con atleti di origini asiatiche), medaglia impossibile.
SQUASH e LACROSSE – L’Italia non è all’altezza della situazione a livello internazionale con uomini e donne nel lacrosse (discrete prove in vari tornei, ma nulla di eclatante per sperare di qualificarsi alle Olimpiadi). Nello squash non ci sono italiani nelle posizioni che contano nel ranking e le medaglie apparirebbero comunque lontane. Sulla carta sono i due sport con meno possibilità di fare il proprio debutto a cinque cerchi.
BREAK DANCE – Sarà confermata dopo il previsto debutto alle Olimpiadi di Parigi 2024? Per il momento non cambierebbe nulla all’Italia: non siamo competitivi per ambire al podio. Questo sport è però molto giovane e nulla vieta di sperare che un azzurro possa emergere nei prossimi anni.
KICKBOXING – Da capire quali specialità e quali categorie di peso entreranno eventualmente in gioco. Ivan Sciolla, Georgian Cimpeanu, Silvia La Notte, Cristina Caruso hanno vinto i Mondiali nel recente passato: saremo un po’ fortunati nel caso?
MOTORSPORT – Vedere uno sport motoristico ai Giochi farebbe storcere il naso a molti. Al momento non si sa quale specialità/formula entrerebbe eventualmente nel programma, dunque è impossibile pronunciarsi sulle possibili ambizioni italiane.
Foto: Lapresse