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Ciclismo
Pagelle ottava tappa Vuelta a España 2022: Evenepoel controlla, Carapaz irriconoscibile. La Spagna si coccola i giovani
Secondo arrivo in salita in tre giorni alla Vuelta a Espana e secondo successo per l’australiano Jay Vine. In una tappa in cui in gruppo è successo poco o niente sui primi cinque GPM, l’ascesa finale ha inflitto distacchi che potrebbero rivelarsi importanti in chiave classifica generale.
PAGELLE OTTAVA TAPPA VUELTA A ESPAÑA
Jay Vine, voto 10: l’australiano prende per la seconda volta il massimo dei voti ma d’altronde, quando trovi i primi due successi in carriera su un palcoscenico così importante, tenendosi dietro alcuni tra i migliori scalatori al mondo, è impossibile dare di meno. Stavolta si prende anche la ciliegina sulla torta salendo in testa alla classifica dei GPM.
Marc Soler, voto 7: lo spagnolo ha provato a fare come tre giorni fa a Bilbao. Anche oggi sembrava il primo a staccarsi sulla salita finale, solo per poi partire in progressione ed attaccare il leader. Stavolta si è trovato un Jay Vine in stato di grazia davanti, ma la sua Vuelta è da grande protagonista.
Remco Evenepoel, voto 8,5: il belga sta interpretando al meglio il ruolo di leader di un Grande Giro. La sua QuickStep è stata davanti tutto il giorno, lasciando spazio alla fuga in modo da avere ancora uomini nel finale. Risponde al primo attacco e poi allunga in prima persona, guadagnando terreno su avversari pericolosi.
Enric Mas, Primoz Roglic, voto 7: per il momento sembrano loro due gli avversari più credibili per Evenepoel, fermo restando che la Vuelta è ancora lunghissima. Rimangono insieme al belga fino alla fine e beneficiano della sua andatura per mettere spazio tra sé e gli altri avversari.
Carlos Rodriguez, voto 7,5: lo spagnolo prende un voto più altro dei due sopracitati nonostante sia arrivato 13″ dopo di loro. Per giustificare questa scelta basta guardare la carta d’identità del campione Iberico che recita 2 febbraio 2001. Tao Gheoghegan Hart gli è ancora vicino in classifica ma giorno dopo giorno appare più evidente che il capitano della INEOS possa essere lui, malgrado a fine stagione passerà alla Movistar.
Juan Ayuso, voto 7: oggi perde qualcosa dagli avversari, ma conferma che la prestazione di due giorni fa non era stata un caso. Poco importano i 50” di ritardo rispetto ad Evenepoel quando di anni devi ancora compierne 20 e sei sesto nella generale dopo 8 tappe. Il futuro è roseo per gli spagnoli.
Mikel Landa, voto 4,5: per una generazione di spagnoli che cresce, ce n’è una ormai in declino. Oggi il basco ci prova, va in fuga, lotta, ma non appena la strada si fa dura è il primo a cedere. Altra occasione persa per lui.
Richard Carapaz, voto 4: inspiegabile l’inizio di Vuelta dell’ecuadoriano. Le parole alla vigilia erano quelle di un corridore consapevole di qualche limite, ma ambizioso. Oggi perde 3’50” dai migliori, scivolando a 6’46” in classifica generale. Chissà che non possa riciclarsi come gregario di lusso per i suoi compagni.
Foto: LaPresse