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Pattinaggio artistico a rotelle, Finale ASWC 2022: Tarlazzi incontenibile. Record in coppia e nel singolo

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Grande spettacolo alla Sparlassan Arena di Göttingen (Germania), impianto sportivo che ha ospitato quest’oggi gli short program delle coppie e delle specialità individuali, piatto forte delle prime Finali dell’Artistic Skating World Cup 2022 di pattinaggio artistico a rotelle.

Una giornata inaugurata dall‘ennesimo exploit dei Campionissimi Rebecca Tarlazzi e Luca Lucaroni, i quali si sono superati sciorinando una prestazione da 93.35 (63.01, 30.34), maturata grazie a otto elementi di altissimo profilo, dove hanno guadagnato il massimo del livello in tre dei quattro elementi a chiamata, prendendo il largo con il triplo salchow in parallelo, il triplo rittberger lanciato, un meraviglioso vite reverse oltre che con la spirale della morte, la trottola in combinazione side by side (tre cambi), quella d’incontro impossibile e infine il sollevamento Venerucci.

Guadagnando nettamente il miglior riscontro sulle componenti del programma gli azzurri hanno distanziato di oltre diciassette lunghezze i compagni di squadra Alice Esposito-Federico Rossi, artefici di una prova molto positiva in cui hanno fatto perno sulle loro migliori di qualità (nota di merito per la spirale, incantevole come sempre), ma rallentata da una caduta nel salto singolo, l’axel, ruotato solo semplice, accontentandosi di 76.86 (50.45, 27.41). Hanno chiuso poi al terzo posto Alice Piazzi-Alessandro Bozzini, bravi a raccogliere 54.76 (35.01, 19.75).

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Ma, come se non bastasse, nello short femminile la Regina del singolo Rebecca Tarlazzi ha nuovamente preso la penna in mano scrivendo ancora una pagina di storia di un cammino ormai leggendario. Il fenomeno di Granarolo nello specifico ha alzato l’asticella proponendo una combinazione inedita in campo femminile, costituita da due triplo toeloop di rimbalzo agganciati a un doppio toeloop e un loop singolo, portando a casa solo con questo elemento la bellezza di 25.53 punti. Ben completando il resto della difficoltà, tra cui spicca un triplo salchow e un doppio axel ruotati in scioltezza senza considerare una sequenza di passi chiamata di livello 4, l’azzurra ha polverizzato il suo primato personale, nonché Mondiale, raggiungendo l’altissima quota di 86.37 (57.03, 29.34).

Da spellarsi le mani anche per quanto fatto da Giada Luppi che, al primo anno della massima categoria, ha sfiorato quota 80 grazie a un programma pulito sotto ogni aspetto, impreziosito dal doppio axel, dalla catena triplo toeloop/doppio toeloop/thoren/triplo salchow e dal triplo salchow singolo, raccogliendo la seconda piazza in sicurezza 79.75 (52.50,27.25). Terza, un po’ a sorpresa, la spagnola Carla Solè, artefice di una performance da 68.71 (43.05, 25.66) con cui ha sfruttato la giornata no della più quotata Andrea Silvia Pascual, addirittura settima dopo un segmento gravemente falloso. Benissimo anche Micol Zangoli, attualmente al quinto posto con 57.08 (33.17, 23.91) con buone possibilità di agganciare la lusitana Almeida, distante solo un punto.

Ma non finisce qui. Perché anche in campo maschile è stato segnato un nuovo record Mondiale, grazie al programma tecnicamente megagalattico del giovanissimo spagnolo Hector Diez Severino, al quale va dato il merito di aver presentato per la prima volta in una gara di prima fascia una combinazione con quattro salti tripli, tutti eseguiti senza alcun saltino di connessone, ovvero triplo flip/triplo toeloop/triplo toeloop/triplo rittberger (quest’ultimo atterrato con step out). Una prodezza di una difficoltà estrema che ha consentito all’iberico di accaparrarsi in un sol boccone 44.05 punti, scavalcando zona 100 con 101.94 (75.94, 26.00).

A distanza siderale in quota 83.23 (57.90, 25.33) si è posizionato il compagno di Nazionale Ivan Perez Mangas precedendo l’azzurro Alessandro Liberatore, leggermente attardato al terzo posto con 83.13 (53.95, 29.18) per via di una defaillance nella trottola combinata. Sono sue, comunque, le migliori components del lotto. In crescita poi Marco Giustino, quarto con 79.44 (53.10, 26.34). Competitiva anche la performance di Danilo Gelao, settimo con 71.55 (50.64, 21.91).

Colpo grossissimo poi nella style della Solo Dance femminile, gara in cui l’azzurra Martina Nuti si è presa di prepotenza la leadership della classifica, pattinando un programma sopraffino, in cui è riuscita ad accaparrassi il  livello quattro nei cluster, nei travelling e nell’artistic foot sequence (quest’ultima eseguita con straordinaria qualità) attestandosi con 64.39 (34.47, 29.92), score con cui ha superato la Campionessa del Mondo in carica Natalia Baldizzone Morales, a questo giro solo seconda con 61.61 (31.94, 29.67) complice anche dei cluster di livello 3 e non eseguiti come al solito.

Chiudono quindi Carolina Castro, terza con 58.31 (30.73, 27.58) arginando Caterina Artoni, quarta con 56.50 (30.50, 26.00). Prosegue poi la sventura della tedesca Emilia Zimmermann, anche stavolta incartatasi nei travelling (no level) e scivolata al settimo posto con 51.81 (25.14, 27.67) alle spalle di Chiara De Luca, sesta con 53.63 (30.80, 22.83).

La lunghissima giornata si è conclusa con le prove dei gruppi Show. Nei quartetti tripletta azzurra firmata dai Fly Roller Diamond, primi per dispersione con 89.00 davanti alle Flying Girls (84.800) e ai Flaming Skaters (84.800). Grande colpo nei Piccoli Gruppi con il trionfo degli azzurri Deja Vu che, con 91.500, hanno regolato l’armata spagnola formata da CPA Gondomar, secondi con 86.000m e i CP Matadepera, terzi con 85.200.

Italia protagonista anche nei Grandi Gruppi con la vittoria degli Show Roller Team (86.800), audaci nel tenere a debita distanza gli spagnoli CPA Ribex (83.400) e i portoghesi Braga Roller Team (77.000).

Foto: Raniero Corbelletti (per gentile concessione di World Skate)

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