Signore e Signori, Hana Yoshida. Gli amanti del pattinaggio di figura e gli addetti ai lavori la conoscono da tempo, ma oggi l’atleta nipponica si è presentata davanti la scena internazionale vincendo per dispersione la prima tappa del circuito ISU Junior Grand Prix 2022-203, in scena questa settimana a Courchevel (Francia).
Il talento seguito da Mie Hamada e Hiroaki Sato, seconda dopo lo short, ha trovato la vetta della classifica confezionando una prestazione di altissimo profilo, inaugurata con il triplo axel, elemento ben eseguito ma viziato da un arrivo non perfettamente tenuto. Con una tecnica di salto in crescita, la giapponese ha proposto sette salti tripli e due doppi axel, prendendo in largo tra le vare difficoltà con la combinazione doppio axel/triplo toeloop, con un bellissimo triplo rittberger oltre che con il triplo lutz combinato con il triplo toeloop, quest’ultimo viziato da una chiamata sul quarto nel primo salto. Sciorinando come ultimo elemento la proficua sequenza triplo salchow/doppio axel/doppio toeloop e mettendo sul piatto una qualità di pattinaggio nettamente superiore a tutta la concorrenza, l’atleta ha quindi ottenuto 136.96 (73.07, 63.89), scavalcando quota 200 nel totale con 203.52.
Decisamente staccata la leader dello short, la compagna di squadra Ayumi Shibayama, rimasta particolarmente attardata anche per via di un axel ruotato solo da un giro e mezzo, dunque non valido, che ha inchiodato il suo punteggio in zona 121.30 (61.51, 58.79) per 188.39. Bene anche la sudcoreana Yujae Kim che, anche se con alcune sbavature, ha pattinato il secondo libero del lotto raccogliendo il terzo posto con 124.80 (66.71, 58.09) per 185.67. Nota di merito inoltre per l’azzurra Elena Agostinelli, bravissima a scalare di tre piazze conquistando la sedicesima casella finale grazie al quattordicesimo libero, valutato 84.59 (42.36, 42.23) per 123.29.
La giornata si è aperta poi con la rhythm dance della danza sul ghiaccio dove, seguendo i favori del pronostico, si sono posizionati in testa i sudcoreani Hannah Lim-Ye Quan raccogliendo 62.71 (34.18, 28.53), tre lunghezze in più rispetto ai francesi Celina Frasji-Jean Hans Fourneaux, secondi con 59.57 (33.57, 26.20) davanti agli statunitensi Vanessa Pham-Jonathan Rogers, terzi con 55.76 (29.56, 26.20).