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Rugby, All Blacks: Sam Cane e un futuro da capitano sempre più in bilico

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La crisi degli All Blacks ormai è conclamata e il clamoroso ko interno contro l’Argentina è solo l’ultimo tassello di una squadra che ha scoperto di non essere più invincibile. E sul banco degli imputati, assieme al coach Ian Foster, c’è anche il capitano della squadra, Sam Cane. Che proprio con i Pumas è stato sostituito. Un cambio che ha fatto discutere.

“La mia sostituzione a 13 minuti dalla fine? Non è qualcosa di predeterminato o che sia stata una bocciatura. Penso che gli allenatori, in generale, quando prendano una decisione lo facciano per il bene della squadra: non me la prendo sul personale. Essere sostituito da capitano? Fa parte del gioco, ora bisogna reagire” ha detto Cane. Il cui ruolo, però, appare sempre più in dubbio, perché in campo agli All Blacks sembra manchi una leadership vera.

“Gli alti e i bassi? Nello sport professionistico possono capitare, l’importante è analizzare i momenti e lavorare per invertire la rotta. E’ inutile stare a piangersi addosso: dobbiamo mostrare carattere e capire da dove arriva questo periodo negativo” ha continuato Cane, che però poi ha dovuto ammettere che l’indisciplina è costata cara alla Nuova Zelanda nell’ultimo periodo. E una squadra fallosa è una squadra poco concentrata, poco convinta, che subisce il gioco altrui invece di imporlo.

“Ci stiamo allenando e vogliamo tradurre sul campo quello che stiamo facendo. L’Argentina è una buona squadra, anche se non pensiamo che sia stato tutto da buttare nella partita dell’ultimo fine settimana. Dobbiamo ripartire con la voglia di mettere insieme tutti gli elementi” ha concluso Cane. Parole che ricordano tanto quelle dette migliaia di volta dopo una sconfitta da squadre ben meno forti degli All Blacks. Imparare dalle sconfitte, infatti, è qualcosa che la Nuova Zelanda non ha quasi mai dovuto fare.

Foto: LaPresse

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